Due indagati per la morte in fabbrica di Luana. Nel mirino una saracinesca di protezione

Le iscrizioni sarebbero legate agli accertamenti tecnici che si stanno anche concentrando sulla valutazione del funzionamento dei dispositivi di sicurezza

Prato, il procuratore capo Giuseppe Nicolosi (foto Gianni Attalmi)

Prato, il procuratore capo Giuseppe Nicolosi (foto Gianni Attalmi)

Prato, 4 maggio 2021 - La procura di Prato ha aperto un'inchiesta sulla morte di Luana D'Orazio ed ha iscritto stasera due persone nel registro degli indagati. Lo apprende l'Ansa da fonti inquirenti. Le iscrizioni sarebbero legate agli accertamenti tecnici che si stanno anche concentrando sulla valutazione del funzionamento dei dispositivi di sicurezza del macchinario tessile, un orditoio, in cui è rimasta incastrata la giovane operaia il 3 maggio in una ditta di Montemurlo. La procura avrebbe individuato nella mancanza di una grata una possibile causa della tragedia. Omicidio colposo e rimozione dolosa di sistemi anti infortunio le contestazioni.

Per i reati di omicidio colposo con rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, a causa delle violazioni delle norme per la sicurezza, sono stati iscritti nel registro degli indagati la titolare dell'azienda 'Orditura Luana', Luana Coppini, e Mario Cusimano, responsabile della manutenzione dei macchinari dell'impresa. L'iscrizione da parte del pubblico ministero Vincenzo Nitti si è resa necessaria affinchè i due indagati possano nominare un loro consulente per assistere all'autopsia. L'ipotesi degli investigatori della polizia giudiziaria - gli accertamenti sono condotti con i tecnici della Asl - è che Luana D'Orazio sia stata stritolata dall'orditoio perché sarebbe stata rimossa la saracinesca protettiva, cioè il meccanismo destinato a prevenire gli infortuni.

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