SARA BESSI
Cronaca

Stop sigarette per dottori e infermieri. Adesso fumare è (quasi) impossibile

Break solo in poche aree esterne. Con il badge e cambiandosi d’abito

L’Asl Toscana Centro ha partecipato alla promozione del sondaggio

Prato, 20 giugno 2017 - Fare un break fumando una sigaretta d’ora in poi sarà un miraggio durante il turno di lavoro in ospedale. A meno che il dipendente non decida di scendere negli spogliatoi, togliere la divisa, indossare gli abiti civili, timbrare il badge, fumare nei luoghi consentiti e fare il percorso inverso per rientrare a lavoro. Per far rispettare la regola sono previsti anche controlli a campione. Lo stabilisce il nuovo regolamento per l’applicazione della normativa sul divieto di fumo varato dal direttore amministrativo dell’Asl Toscana Centro, Enrico Volpe, dal direttore sanitario Roberto Biagini e da quello dei servizi sociali Rossella Boldrini.

Un insieme di indicazioni che si rifanno alla Legge nazionale sul divieto di fumo e che comporta un ulteriore giro di vite per chi è abituato a fare pausa con un caffè accompagnato dalla classica sigaretta. Il regolamento «si applica in tutte le strutture, edifici , presidi, uffici in uso all’Asl e in tutti i locali interni (compresi gli spazi adibiti ad archivio, magazzino) e nelle aree aperte di pertinenza di tutte le strutture aziendali come strade, cortili interni, giardini, balconi, terrazze e scale antincendio». Non solo negli edifici, ma anche sui beni mobili dell’Asl sono messe al bando le sigarette: vietato fumare, quindi, su ambulanze, macchine di servizio, furgoni. Il divieto di fumo è H24, ovvero 24 ore su 24, e riguarda sia le sigarette tradizionali che quelle elettroniche, tanto che in tutti i bar e gli spacci all’interno dell’area dell’Asl è vietata la vendita di tabacchi e di sigarette, anche elettroniche (e-cig). Chi deve rispettare il regolamento antifumo? Il documento parla chiaro: «Sono obbligati all’osservanza dei presente regolamento il personale dipendente , gli utenti , le persone ricoverate, i cittadini che accedono per prenotazioni visite». In caso di inosservanza sono previste sanzioni pecuniarie e per i dipendenti c’è anche l’aggravio di illecito disciplinare. Dove, d’ora in poi, i fumatori potranno concedersi l’agognato rito della sigaretta?

Il divieto di fumo non si applica nelle aree esterne riservate ai fumatori, indicate nelle specifiche planimetrie. Neppure le scale antincendio e le porte d’emergenza per accedere alle aree esterne riservate al fumo saranno zone franche. E per chi non osserva il regolamento sono previste sanzioni amministrative da 27,50 fino a 275 euro. Immediata la reazione dei sindacati che stigmatizzano il nuovo regolamento della Ausl Toscana Centro per l’applicazione della normativa sul divieto di fumo. «Conosciamo le norme anti fumo e non discutiamo l’applicazione delle stesse – sostiene Massimo Cataldo della Cisl Fp Firenze Prato – ma purtroppo dobbiamo stigmatizzare il comportamento aziendale che ha eluso il confronto con le organizzazioni sindacali». «La timbratura dell’uscita per la pausa fumo implica la revisione degli accordi sull’orario di lavoro – sostiene Sandro Malucchi della Fp Cgil – e ciò può avvenire coinvolgendo le rappresentanze sindacali».