
Capita anche questo, in una Prato deserta, stretta dalla morsa del caldo. Che un uomo si accanisca contro la vetrina del proprio parrucchiere perchè insoddisfatto del taglio di capelli.
E’ successo giovedì sera, intorno alle 23,30: uno straniero armato di un grosso bastone metallico, aveva danneggiato la vetrina di un negozio di parrucchiere in via Guasti e, qualche attimo prima, nella non lontana via del Filippino, quella di un negozio di telefonia (entrambi gli esercizi sono gestiti da cittadini stranieri).
La polizia lo ha rintracciato in piazza Mercatale: benché invitato ripetutamente a lasciar cadere il bastone, l’uomo ha continuato a impugnarlo pericolosamente, tanto che gli agenti hanno dovuto usare lo spray al peperoncino in dotazione per poter intervenire. Privato di quello che è poi risultato un tubo di segnalazione stradale di circa un metro di lunghezza e del diametro di 4 cm (sequestrato), lo straniero è stato portato in questura per l’identificazione: il 66enne, di origine bengalese, domiciliato a Prato, regolare, ma con precedenti di varia natura, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e per danneggiamento e possesso ingiustificato di oggetti atti all’offesa.
Interrogato in merito alle ragioni che lo avevano portato a danneggiare le due vetrine, l’uomo ha dichiarato di essersi voluto vendicare del parrucchiere: il taglio di capelli che gli aveva fatto non gli era proprio piaciuto e lo aveva fatto infuriare. Una motivazione certo curiosa, ma decisamente banale, a dimostrazione che la violenza può spesso scaturire da futili motivi. Dopo l’intervento della polizia, comunque, il bengalese è stato lasciato all’assistenza del 118. Il personale sanitario, dopo avergli prestato le cure di cui necessitava, ha cercato di convincerlo a sottoporsi a una visita psichiatrica all’ospedale.