Distretto di San Paolo. A maggio apre il cantiere. Si parte dopo i ritardi

La posa della prima pietra era stata rimandata per problemi burocratici . I cittadini attendono da un decennio la nuova struttura attiva 24 ore su 24 .

Distretto di San Paolo. A maggio apre il cantiere. Si parte dopo i ritardi

Distretto di San Paolo. A maggio apre il cantiere. Si parte dopo i ritardi

I primi dieci giorni di maggio sono quelli decisivi per la posa della prima pietra simbolica dell’atteso distretto socio sanitario di San Paolo. Una storia che va avanti ormai da quando nel 2014 le attività di via Clementi furono trasferite con la promessa ai cittadini di costruire una nuova struttura più efficiente e funzionale.

Poi un iter fatto di soluzioni tecniche e burocratiche, tra cui la sicurezza di avere il finanziamento per la realizzazione dell’immobile in un’area verde di proprietà dell’amministrazione comunale tra via Toscanini e via Donizetti, ha allungato i tempi fino ad oggi. Con l’aggiudicazione dei lavori nell’ultimo scorcio del 2023 all’Rti Insel spa (mandataria) e Tekton Società benefit srl (mandante), con sede a Roma, il progetto, finalmente, si è sbloccato. L’Asl Toscana centro ha dato parere favorevole all’aggiudicazione dei lavori a favore del raggruppamento di imprese che provengono dalla Capitale e anche l’aggiudicazione è stata dichiarata efficace già a novembre scorso. A quanto pare problemi di ordine burocratico, anche stavolta, hanno ritardato l’avvio del cantiere, che sarebbe dovuto partire già da qualche settimana. Adesso, a quanto sembra, l’Asl è davvero ad un passo dal dare il via ad un intervento che la popolosa frazione di San Paolo sta aspettando con ansia da anni.

Il costo dell’intervento, che porterà alla realizzazione del distretto-casa della salute di San Paolo, sarà di oltre 6 milioni e mezzo di euro (6.571.848,77), stando al piano di investimenti aziendale 2023-2025 e sarà così finanziato: 4.085.000 euro provenienti da fondi statali ex articolo 20 (edilizia sanitaria), 2.003.025 euro da fondi regionali, 154.391 euro e altri 60.608 euro da fondi aziendali grazie a mutui e 268.823 euro da autofinanziamento. La base di gara soggetta a ribasso era pari a 4 milioni e 886mila euro circa; il ribasso presentato dall’Rti è stato dell’8,23%, tanto che l’importo è stato riquantificato in 4.484.464 euro. A quest’ultimo sono stati sommati gli oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso (234.103,86 euro), e l’Iva pari a 471.856,86 euro per giungere ad un totale di 5.190.425,42 euro. Nell’edificio a due piani troveranno posto la continuità assistenziale, la salute mentale, salute donna, ambulatori e servizio prelievi. La struttura sarà attiva 24 ore su 24 con tanto di diagnostica. Ci sarà una stretta collaborazione con i medici di base.

Sara Bessi