Una zona boschiva di oltre mille e cento metri quadrati nel cuore dell’area protetta d’interesse locale del Monteferrato è stata trasformata in ricettacolo di rifiuti edili, derivati da attività di costruzione e distruzione. La stima del quantitativo di rifiuti abbandonati in una discarica a cielo aperto ad inquinare il patrimonio boschivo e collinare di Montemurlo è da brividi: si parla di alcune migliaia di tonnellate, dal momento che la zona interessata dall’abbandono indiscriminato si distende in un versante scosceso andando quasi sicuramente in profondità nel suolo, la cui altezza dovrà essere verificata. Uno scempio che, per fortuna, è stato individuato e fermato grazie all’intervento e al sequestro dell’area da parte dei carabinieri del Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Prato che intorno a questo ennesimo gesto di inciviltà hanno eseguito una puntuale e lunga attività investigativa, durata per alcuni mesi: al momento è stato denunciato il proprietario del terreno all’autorità giudiziaria. I reati ipotizzati sono di discarica di rifiuti non autorizzata, deturpamento di bellezze naturali e realizzazione di opere edilizie (la discarica) non previste negli strumenti di pianificazione urbanistica. Un atto d’ufficio la segnalazione del proprietario all’autorità giudiziaria (sono da accertare le sue eventuali responsabilità) per consentire il proseguo delle attività investigative dei carabinieri forestali del Nucleo e per ricostruire la genesi di quegli scarichi non autorizzati per individuarne i responsabili e, qualora emergessero, per configurare ulteriori condotte illecite connesse al deturpamento dell’assetto idrogeologico.
Che cosa si sono trovati di fronte i carabinieri forestali? La vasta discarica a cielo aperto non autorizzata di rifiuti misti è stata controllata palmo per palmo dai militari in collaborazione con con l’Unità specialistica territorio-ambiente della Procura della Repubblica di Prato e con i tecnici prevenzione ambiente del Dipartimento Arpat di Prato. A seguito delle verifiche i carabinieri forestali hanno posto sotto sequestro tutta l’area boscata. Secondo l’ipotesi investigativa, sono alcune migliaia le tonnellate di rifiuti speciali misti scaricate. Si tratta di materiale proveniente prevalentemente da attività di costruzione e di demolizione quali rifiuti edili (laterizi, murature in mattoni, porzioni di piastrelle ceramiche per pavimenti e rivestimenti, agglomerati cementizi anche armati), rifiuti in legno, in plastica e metallici. Dopo il sequestro, le indagini del Nucleo proseguono per capire l’eventuale coinvolgimento del proprietario e per individuare eventuali ditte responsabili dello smaltimento fuorilegge, mentre gli stessi militari forestali hanno segnalato la pericolosa situazione riscontrata al comune di Montemurlo affinché possa essere avviato il processo di bonifica e rimozione dei rifiuti. La normativa prevede che l’amministrazione comunale dovrà emettere un’ordinanza per la rimozione dei rifiuti, la bonifica ed il ripristino dell’area boschiva. Rimozione, che stando alla collocazione della discarica, non sarà particolarmente facile considerato il versante scosceso interessato dai rifiuti edili.
Sara Bessi