
La comandante della polizia municipale di Montemurlo Enrica Cappelli
Le indagini sono andate avanti per diversi mesi ma alla fine la polizia municipale di Montemurlo è riuscita a risalire ai responsabili di uno scarico abusivo di rifiuti in via Scarpettini in prossimità del vivaio ’Innocenti e Mangoni’. Si tratta di scarti tessili provenienti da alcune ditte situate in Comuni limitrofi. Fondamentali, per arrivare a identificare i responsabili, le immagini del sistema di videosorveglianza comunale e di alcune aziende della zona. Gli agenti nel mese di gennaio 2025 avevano accertato, presso la rotatoria che si trova in corrispondenza del Vivaio Innocenti, un abbandono consistente di rifiuti.
Insieme agli ispettori ambientali, gli agenti del Comando di via Toscanini avevano controllato i sacchi neri contenenti i rifiuti che risultavano del tipo scarti tessili. Dopo alcuni riscontri, gli agenti avevano notato la presenza di alcuni articoli provenienti da più ditte tessili. La municipale è riuscita quindi a risalire ai vari titolari delle aziende coinvolte, ricostruendo così la catena di produzione dei rifiuti. Il titolare dell’azienda non si è presentato all’invito, formalizzato dalla polizia municipale, a presentarsi al Comando di via Toscani per riferire sul presunto abbandono. A questo punto, quindi, con la collaborazione della Polizia provinciale di Prato, la municipale ha effettuato un controllo direttamente nella ditta, dove sono state riscontrate alcune difformità e incongruenze sulla quantità di rifiuti smaltiti e su quelli prodotti. Gli agenti hanno quindi informato la procura della Repubblica (inizio mese di luglio) dello smaltimento irregolare dei rifiuti, riconducibili per tipologia a quelli rinvenuti presso il Vivaio. Lo scarico abusivo di rifiuti tessili, come altri tipi di abbandono di rifiuti, è considerato un reato e può comportare sanzioni penali.
"Le indagini della nostra polizia municipale sono fondamentali per risalire ai responsabili degli scarichi abusivi di rifiuti sul territorio - spiega il sindaco Simone Calamai -. Gli accertamenti possono durare anche diversi mesi, come in questo caso, ma consentono di non far ricadere i costi dello smaltimento sui cittadini onesti che pagano regolarmente la Tari. Montemurlo non è terra di illegalità ed i controlli della nostra polizia municipale, delle altre forze dell’ordine sono costanti e puntuali. Anche i cittadini con le loro segnalazioni possono davvero fare la differenza per stroncare questo fenomeno che danneggia l’ambiente e l’economia sana e legale".
Si.Bi.