Dieci medici per il pronto soccorso. Careggi aiuta il Santo Stefano

Il personale fiorentino ha dato la disponibilità a coprire turni nel reparto di emergenza urgenza. Convenzione con la Asl Toscana centro che consentirà anche di smaltire più facilmente le ferie. .

Dieci medici per il pronto soccorso. Careggi aiuta il Santo Stefano

Dieci medici per il pronto soccorso. Careggi aiuta il Santo Stefano

Careggi aiuta il Santo Stefano. Dieci medici che lavorano a Firenze hanno dato la disponibilità, da adesso, a coprire turni nel nostro pronto soccorso attraverso una convenzione che l’Asl Toscana centro ha attivato con l’azienda ospedaliera fiorentina. In pratica i dottori che si sono resi disponibili a venire a Prato potranno lavorare qui, mediamente, dalle 6 (turno diurno) alle 12 ore (turno notturno) al mese ciascuno, garantendo così al reparto di emergenza urgenza del Santo Stefano una migliore distribuzione del lavoro interna e una maggiore rotazione delle assenze, in considerazione anche delle ferie in arrivo per il periodo estivo.

La produttività aggiuntiva dei dottori fiorentini, questo il termine tecnico per indicare il lavoro extra che viene svolto, non è una novità in sé perché altri medici da altre strutture ospadaliere già lavorano o hanno lavorato a Prato, dove c’è un pronto soccorso costantemente sotto pressione. La novità è rappresentata dal fatto che adesso in questo circuito di "prestiti" fra strutture sanitarie è entrato anche l’ospedale di Careggi. Non è una cosa da poco, perché a Firenze la carenza di personale sanitario è meno marcata che in altre realtà, certamente si sente meno che al Santo Stefano. Careggi insomma ha medici disponibili a lavorare ore in più a Prato, infatti sono già dieci quelli che hanno detto sì a coprire turni al Santo Stefano.

L’accordo è già operativo e si rivelerà particolarmente utile nelle prossime settimane, quando si intensificheranno le ferie del personale pratese. Si tratta di un sostegno importante per il Santo Stefano, che continua a soffrire, al pronto soccorso, di una carenza importante di medici rispetto a qualche anno fa. Attualmente sono dieci i dottori che mancano in pianta stabile, un numero significativo che rende particolamente difficile la gestione del reparto di emergenza urgenza. Anche le altre strutture della piana non sono messe bene, a partire da Pescia, e per questo l’accordo con Careggi rappresenta una bocca d’ossigeno per tutti. Santo Stefano in testa.

L.B.