REDAZIONE PRATO

Cinesi senza mascherina né a distanza di sicurezza nel laboratorio di confezioni

Arrestati un uomo e una donna di origine orientale per sfruttamento della manodopera clandestina. Sedici senza permesso dovranno rimpatriare

Blitz delle forze dell'ordine in un laboratorio cinese (foto di repertorio)

Prato 28 aprile 2020 - Sedici persone di cui dieci di nazionalità cinese, prive di regolare permesso di soggiorno sono state trovate dagli agenti della Questura di Prato all'interno di un laboratorio di confezioni gestito da cittadini cinesi nella zona nord di Prato. Il personale al lavoro non rispettava le distanze di sicurezza ed era privo di mascherine.

Le  sedici persone in stato di clandestinità sono state denunciate ed è stato intimato loro di lasciare il territorio nazionale entro sette giorni. I titolari dell'azienda, una quarantacinquenne e un cinquantasettenne entrambi di nazionalità cinese sono stati arrestati per sfruttamento di manodopera clandestina. La titolare ed altri tre cittadini cinesi sono stati sanzionati per inottemperanza al decreto del presidente del consiglio dei ministri sul contrasto alla diffusione del contagio Covid-19.

I militari della Guardia di Finanza che hanno partecipato assieme alla Polizia di Stato e alla Municipale di Prato al blitz nelle aziende cinesi, hanno  sanzionatio a sua volta i titolari per il mancato ruspetto delle distanze di sicurezza e per il mancato utilizzo della mascherina fra i lavoratori della confezione.