
di Sara Bessi
Il prossimo anno Prato avrà un nuovo piano di controllo del territorio. Il progetto è attualmente allo studio del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. La novità è stata annunciata ieri dal prefetto Adriana Cogode insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine e si tratta di un prima risposta alla classifica sulla sicurezza del Sole 24 Ore che pone la provincia al quarto posto in Italia per numero di denunce in rapporto alla popolazione residente e ai primi posti per danneggiamenti e atti vandalici, rapine e scippi. "Stiamo rivedendo il piano coordinato di controllo del territorio, ossia il documento che distribuisce i servizi di pattuglia delle forze di polizia nelle varie zone della città", ha detto il prefetto. "La revisione è necessaria e segue le modifiche intervenute sul territorio nel corso degli ultimi anni dal punto urbanistico, strutturale ed economico. Nell’arco di un ventennio una città cambia e bisogna riadattare anche la vigilanza e il controlo del territorio in relazioni a tali modifiche". Un’occasione, quella della riunione del comitato per la sicurezza, utile a tracciare un bilancio degli ultimi quattro mesi, quelli che vanno da luglio a ottobre, per quanto riguarda l’attività di prevenzione e contrasto ai reati.
"Non nascondiamo che i problemi ci siano e non vogliamo fare una sorta di ’rettifica’ all’ultima classifica - ha detto la prefetta - in quanto i numeri sono coerenti con quelli contenuti nelle nostre banche dati. C’è da dire, semmai, che quei dati vanno interpretati con una chiave di lettura adeguata a Prato. Il dato dei delitti si riferisce a una campionatura di 100.000 abitanti in base alle denunce presentate. Il numero elevato di denunce rivela un alto senso civico dei pratesi". Da questo deriva però un effetto moltiplicatore "che amplifica la percezione dell’insicurezza perché il numero dei delitti commessi non è messo in relazione al solo ambito territoriale della città capoluogo, ma a un campione più esteso come l’intera provincia". Insomma la conformazione territoriale e la distribuzione demografica penalizzerebbe l’area pratese, facendola schizzare ai primi posti per delittusità. "Certo non sottovalutiamo le problematiche", ha aggiunto il questore Giuseppe Cannizzaro. "Sul territorio abbiamo un numero di equipaggi equivalente a quello di Firenze a dimostrazione dell’attenzione messa nel contrasto e nella prevenzione dei reati". Come ha poi sottolineato il colonnello dei carabinieri Francesco Zamponi, "dall’inizio dell’anno sono state elevate 1873 sanzioni di ordine penale, il che aumenterà il numero delle denunce, e abbiamo eseguito 6500 servizi in provincia con 13.000 carabinieri, mentre in centro abbiamo riattivato il carabinieri di quartiere". Zamponi ha sottolineato il ruolo fondamentale assunto dalla stazione di Iolo, "presidio fisso che ha avuto un potenziamento sul fronte dell’organico". Il bilancio fornito dalla prefettura parla di "un trend di sostanziale stabilità dei delitti e un’incidenza inferiore per furti, rapine e danneggiamenti", mentre si conferma "un tendenziale incremento di truffe e frodi informatiche". Dal primo di luglio al 23 ottobre si registrano 12 furti in abitazione e 8 casi di spaccio. Sono state identificate 504 persone (8 denunciate) e sono stati controllati 1099 veicoli. Sul fronte della legalità nelle aziende, sono state controllate 22 società e individuati 63 lavoratori in nero (22 senza permesso di soggiorno). Infine sono state 5 le attività sospese e le sanzioni hanno superato i 440.000 euro.