SILVIA BINI
Cronaca

Confronto sulla sicurezza. I commercianti reagiscono: "Non siamo il bersaglio"

La sindaca Bugetti ha chiamato in causa anche le associazioni di categoria "La frequentazione dei locali rappresenta un valore, i controlli non ci spettano" .

Un sabato sera nel cuore di Prato si è trasformato in tragedia. Un ragazzo di 18 anni, residente a Campi Bisenzio, è stato brutalmente aggredito mentre si trovava in centro con la fidanzata e un’amica. Ora è ricoverato in Rianimazione nel reparto di Neurochirurgia. Un episodio che scuote la città e riapre, inevitabilmente, il confronto sulla sicurezza nei luoghi della movida in vista della stagione per eccellenza delle serate in centro.

La sindaca Ilaria Bugetti non ha perso tempo. All’indomani dell’aggressione ha parlato di una città che deve fare i conti con le sue fragilità: "La proposta che porterò avanti è quella di rafforzare ulteriormente i cosiddetti servizi movida, coinvolgendo le forze dell’ordine in presidi interforze con un’attenzione particolare al venerdì e al sabato". Parole che arrivano dopo altri provvedimenti già assunti, come il recente ritiro della licenza a un locale di piazzetta Buonamici, sospeso due volte dal questore per la vendita di alcolici ai minori. "Chiameremo anche gli esercenti a un ruolo attivo", ha aggiunto la sindaca. Ma è proprio dal mondo del commercio che arrivano le reazioni più articolate e, in parte, divergenti. Da Confcommercio, il direttore Tiziano Tempestini esprime vicinanza al giovane ferito e alla sua famiglia, ma invita a non demonizzare l’intero comparto: "Anche in vista dell’estate, è fondamentale consolidare i progetti per la sicurezza. La presenza dei locali rappresenta anche un valore di socialità e contrasto al degrado. La difesa della sicurezza e della qualità della vita è un valore condiviso fondamentale per la città".

Più netta, invece, la presa di posizione di Confesercenti Prato, che attraverso il direttore Ascanio Marradi respinge qualsiasi semplificazione: "I pubblici esercizi non sono il problema, ma parte della soluzione. Non possiamo accettare che i commercianti vengano indicati come capri espiatori, Se esistono comportamenti illeciti o fuori controllo, vanno perseguiti individualmente, ma è sbagliato criminalizzare un intero comparto. La sicurezza è compito delle forze dell’ordine e delle istituzioni, non può essere scaricata sulle attività economiche".

Confesercenti rivendica il ruolo positivo di molti esercenti che rispettano le regole e contribuiscono alla vitalità del centro, già messa a dura prova da pandemia, caro bollette e calo dei consumi. "Siamo pronti a sederci a un tavolo per costruire insieme regole più chiare, campagne di sensibilizzazione, orari equilibrati, formazione per gli operatori e, soprattutto, più presenza istituzionale in strada. Serve un approccio integrato, non misure emergenziali calate dall’alto. La città è di tutti e solo insieme possiamo gestire questi fenomeni", ha aggiunto Marradi. Il dibattito è aperto e va oltre le reazioni immediate.

Silvia Bini