REDAZIONE PRATO

"Colonscopia? Può ripassare fra 18 mesi"

Un lettore ci scrive: "Se questa è la prevenzione contro i tumori non c’è da stare per niente tranquilli"

Scrivo perchè molto amareggiato dal mancato funzionamento del sistema di prevenzione tumori nella Asl di Prato. Premesso che sono una persona geneticamente predisposta in quanto in famiglia più di un mio ascendente o collaterale è morto per tumore intestinale, ho cominciato secondo indicazione del medico a fare l’esame di colonscopia. Il primo (e per ora ultimo) esame l’ho fatto nel 2015 e avrei dovuto ripeterlo nel novembre del 2020 ma a causa della pandemia l’esame è stato annullato. Anche il 2021 se ne è andato senza che io abbia potuto prenotare. Quest’anno a maggio ho invece finalmente prenotato e mi hanno dato appuntamento a novembre, ma non di quest’anno bensì del 2023. Dunque ben 18 mesi dopo. Sono stato pochi giorni fa alla casa della salute per verificare se ci fossero disdette e potessi anticipare l’esame ma non ho avuto fortuna. Se questa è prevenzione! Solo slogan! Chissà quanti dovranno affrontare un’operazione chirurgica (con costi molto elevati per la disastrata sanità toscana e molto dolore e apprensione per i malati) e quanti potranno sopravvivere. Oppure andare privatamente a fare un esame che costa fra i 250 e i 350 euro. Sta di fatto che chi paga le tasse non riceve l’assistenza che meriterebbe.

Un lettore