REDAZIONE PRATO

Classe II B della scuola media Gandhi, Prato

Dalla didattica a distanza al Quirinale: storie di ragazzi tra sconforto, preoccupazione e voglia di vivere

Da un’indagine di Save the Children si stima che circa 34.000 ragazzi delle scuole superiori, a causa delle assenze prolungate, rischiano l’abbandono scolastico. Un dato allarmante se consideriamo il fatto che il 28% dei giovani intervistati afferma che dal lockdown di primavera almeno un proprio compagno di classe ha smesso completamente di frequentare le lezioni. Altri dati rivelano che per il 38% degli adolescenti la didattica a distanza è un’esperienza negativa e che per quasi la metà di loro il 2020 è stato un "anno sprecato". Stanchezza, incertezza e preoccupazione sono i principali stati d’animo che ragazze e ragazzi hanno dichiarato di vivere in questo periodo. E guardando al futuro? Solo il 26% pensa che "tutto tornerà come prima". Ma fortunatamente non è così per tutti. Lo scorso 11 marzo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 28 attestati d’onore di "Alfiere della Repubblica" a giovani che nel 2020 si sono distinti per impegno e azioni coraggiose e solidali. Questi giovani rappresentano il futuro e la speranza in un anno tragico legato alla pandemia. Tra di loro Maria Piera Calandra, 16 anni di Alcamo. La giovane siciliana da quasi due anni indossa la divisa della Croce Rossa e, da quando è scoppiata la pandemia, ha deciso di schierarsi in prima linea e dare una mano ai più bisognosi. Durante il primo lockdown ha distribuito la spesa alle famiglie in difficoltà, consegnato farmaci a domicilio e nelle ultime settimane ha assistito anche gli ottantenni in coda in ospedale in attesa di essere vaccinati. Anche Giulio Carchidi, 18 anni, si è schierato contro il Covid. Il giovane ha ricevuto il riconoscimento per avere sostenuto la campagna #Escosoloperdonare lanciata dall’Avis per sensibilizzare quante più persone a fare la propria parte per assicurare scorte di sangue e terapie salvavita a chi ne aveva bisogno durante i mesi di emergenza. Il video è stato rapidamente condiviso non solo tra i contatti di Giulio in Calabria, ma anche tra suoi parenti e amici residenti in altre zone d’Italia, diventando virale. Anche a Prato il volontariato non si è fermato e i giovani pratesi hanno dato il loro contributo responsabile. Molti i servizi attivati: il servizio di spesa e la consegna a domicilio dei beni di prima necessità alle persone anziane che non potevano provvedere autonomamente alla spesa. Tutti questi giovani hanno scelto di schierarsi e scegliere il bene. Allora chi sono gli ignavi del Duemila? Tutti coloro che di fronte alla sofferenza e al bisogno d’aiuto altrui cadono nell’indifferenza. E solo questione di decidere da che parte stare: agire oppure seguire l’esempio di coloro che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo.