
Classe 3A scuola media "B. Buricchi"
La testimonianza, la memoria, il ricordo: la guerra di liberazione ha coinvolto tutta l’Italia, da Nord a Sud, uomini e donne. Da quel 25 aprile è cambiata la nostra storia e sono state messe le basi della Repubblica Italiana e della Costituzione.
Gli alunni hanno raccolto i racconti di chi quella guerra l’ha fatta, in prima persona: Fiorello Fabbri, uno degli ultimi partigiani pratesi viventi, classe 1928. Fabbri aveva 14 anni quando decise di partecipare alla Resistenza e attraverso i suoi racconti e la sua testimonianza ricorda che quella memoria va difesa e protetta. La Resistenza Italiana, detta anche resistenza partigiana, fu l’insieme di movimenti politici e militari che si oppose al nazifascismo. I partigiani erano per lo più da comunisti, azionisti, democristiani, liberali, in maggioranza riuniti nel comitato di liberazione nazionale (CLN). Questo movimento fu attivo dall’8 settembre 1943 fino a maggio del 1945. Anche Prato partecipò alla lotta antifascista e alla resistenza con l’organizzazione di Gap e Sapin città, con la costruzione di robuste formazioni di combattimenti sui monti della Val di Bisenzio, con l’attività antifascista svolta nelle fabbriche. I partigiani come Fiorello, facevano parte della Brigata Bogardo Buricchi, formata da circa 250 uomini, tra cui, moltissimi giovani che si trovavano in montagna, ai Faggi di Javello, e che erano scesi a valle nella notte tra il 5 ed il 6 settembre per partecipare alla liberazione di Prato. L’istituto Mascagni da anni collabora con l’Anpi, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, con i suoi oltre 120.000 iscritti, è tra le più grandi associazioni combattentistiche presenti e attive oggi nel Paese. Collaborazione che permette di conoscere gli aneddoti, le paure, i rimorsi se ci sono, i rimpianti. Per conoscere nomi e luoghi, persone a volte dimenticate dalla storia, ma sicuramente ricordati dai loro compagni di lotta. Proprio come ha fatto Fiorello. Fabbri dopo la guerra è stato funzionario del Comune di Prato e poi commerciante. Il 26 marzo scorso Fabbri è stato accolto dagli alunni della 3A e l’allieva Alice Coppini attraverso i suoni armonici del violino, ha prodotto uno splendido sottofondo musicale, riproducendo la famosa canzone "Bella Ciao", inno della Resistenza. In quest’atmosfera emozionante Fiorello ha iniziato il suo racconto, intervallato da tantissime domande. "I suoi racconti sono così precisi che sembrava di essere lì" dice un’alunna.
La mattinata si è conclusa tra lacrime, sorrisi e abbracci. Gli alunni hanno lasciato un ricordo al Partigiano che prima di congedarsi ha cantato con loro a squarciagola Bella Ciao, strappando agli alunni una promessa: quella di andarlo a trovare nella sede Anpi di Prato.