SILVIA BINI
Cronaca

Bilancio, opposizione all’attacco: "30 milioni di crediti da riscuotere"

Meoni (FdI): "Il 2025 si apre con un aumento dell’Irpef e della Tari, e con un fondo di cassa azzerato"

Al centro il capogruppo di Fratelli d’Italia Antonio Matteo Meoni

Al centro il capogruppo di Fratelli d’Italia Antonio Matteo Meoni

La manovra di bilancio non passa all’esame dell’opposizione. "Montemurlo chiude il 2024 con i conti in affanno e si prepara al 2025 con un aggravio della pressione fiscale per i cittadini". A denunciare con forza la situazione è il gruppo consiliare di opposizione Fratelli d’Italia, che contesta sia lo stato della finanza comunale sia le scelte adottate dalla giunta per far fronte alle spese.

Il bilancio consuntivo 2024 certifica un quadro di forte tensione economica: un disavanzo di amministrazione di oltre 1,8 milioni di euro, un risultato economico negativo che supera il milione e una cassa comunale azzerata al 31 dicembre. A questi dati si aggiunge un Fondo crediti di dubbia esigibilità (fcde) di quasi 11 milioni e anticipazioni di tesoreria per quasi 20 milioni di euro.

"Il Comune non è ancora tecnicamente in dissesto, ma ha attivato due parametri di allerta previsti dal ministero dell’Interno", spiega Antonio Matteo Meoni, capogruppo di Fratelli d’Italia. "Questo significa che la situazione è tutt’altro che tranquilla. Non si può continuare a fingere che tutto sia in ordine mentre si aumentano le imposte e si accumulano crediti difficili da esigere".

Il punto più critico, secondo l’opposizione, è il disequilibrio strutturale tra le entrate e le reali disponibilità. A fronte di circa 30 milioni di residui attivi (crediti da incassare), i residui passivi (debiti) sono poco più di 6 milioni. Ma il dato più preoccupante è l’effettiva capacità di riscuotere quei crediti, molti dei quali risalenti ad annualità precedenti e molto difficilmente recuperabili.

"Serve maggiore efficienza nella riscossione, contenimento della spesa pubblica e soprattutto una gestione più responsabile delle risorse – aggiunge Meoni –. I cittadini non possono essere sempre l’unico parafulmine delle casse comunali".

Il 2025, infatti, si apre con l’aumento dell’aliquota Irpef comunale, che passa dallo 0,6% allo 0,8%. "Pagheremo di più, i cittadini di Montemurlo pagheranno di più – conclude Meoni – senza che questo si traduca in servizi migliori. Il nostro gruppo continuerà a vigilare e proporre soluzioni concrete per uscire da questa situazione senza gravare sempre sui soliti".

Si.Bi.