"Non è ammissibile far lavorare le persone 12 ore al giorno"

La Chiesa di Prato si schiera a fianco degli operai pachistani che da mesi stanno scioperando per il riconoscimento del diritto a un lavoro degno

Protesta degli operai pachistani

Protesta degli operai pachistani

Prato, 13 luglio 2019 - «Non è ammissibile far lavorare i lavoratori, qualsiasi essi siano, 12 ore al giorno». La chiesa di Prato si schiera a fianco degli operai pachistani che da mesi stanno scioperando per il riconoscimento del diritto a un lavoro degno. Il documento, sollecitato dal vescovo, monsignor Franco Agostinelli, e redatto dall'Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, diretto da Michele Del Campo, è stato pubblicato integralmente sulle pagine pratesi dell'ultimo numero del settimanale Toscana Oggi.

«È inammissibile - si legge nell'appello - non rispettare le paghe contrattuali, frutto di accordi tra sindacati e imprenditori che sono costati sacrifici a tutti e che stabiliscono delle regole comuni di convivenza. Non è concepibile nella Prato moderna uno sfruttamento ottocentesco che si è superato con tanti sacrifici da parte dei nostri padri». Il documento cita anche Bergoglio e fa riferimento alla sua visita a Prato nel novembre 2015: «Quando l'illegalità, definita da Papa Francesco nella sua visita pratese 'un cancro', prende il sopravvento, si afferma il lavoro come scarto della società e non come un valore generativo di relazioni sociali che producono un bene comune. Togliere il lavoro alla gente o sfruttarla è anticostituzionale».