REDAZIONE PRATO

Che bello tornare di nuovo in gita Dopo tre anni ecco la normalità

I presidi danno il via libera alle uscite didattiche che coinvolgeranno studenti di primarie, medie e superiori. Battiato (Gandhi): "I ragazzi finora non hanno potuto stare insieme. Sono mancate le relazioni"

Cosa c’è di più entusiasmante se non la gita di classe? Il viaggio premio che intere generazioni di ex studenti ancora oggi ricordano con felicità. La gita di classe: un’opportunità per imparare sicuramente, ma anche un momento di unione e conoscenza dei compagni fuori dagli schemi imposti dalla quotidianità scolastica. Per molti alunni delle medie anche un’occasione di crescita perché rappresenta la prima vera uscita da soli. E così con il 2023, dopo tre anni di blocco, finalmente la scuola torna in gita. Tre anni difficili, segnati nel profondo dall’emergenza sanitaria, che ha stravolto abitudini e tempi costringendo 35.000 studenti pratesi a casa per lunghi periodi e a rinunciare alla tanto attesa gita scolastica. Ora che l’emergenza sanitaria ha allentato la morsa ecco che i presidi delle scuole medie e superiori sono tornati a dare il via libera alle uscite didattiche.

"Abbiamo già approvato e siamo pronti a lanciare le gare", conferma il dirigente della Gandhi, Mario Battiato. "Dobbiamo capire se ci sarà adesione, ma sono certo di sì. Stiamo pensando di organizzare un viaggio in Francia per le terze medie perché questi ragazzi gli ultimi anni di scuola praticamente li hanno fatti a pezzi e bocconi. Inoltre ci piacerebbero portare in viaggio anche per le quinte elementari. I giovani hanno sofferto adesso devono recuperare le mancanze di tre anni segnati dalla pandemia". Cosa è mancato di più? "Al netto delle difficoltà a fare lezione in dad e quindi alcune lacune che si possono essere formate nella parte didattica – aggiunge Battiato – quello che secondo me ha creato maggiori problemi è stata la mancanza di relazioni. Le relazioni si costruiscono alla scuola elementare e media e non si imparano con la storia, l’italiano o la matematica, il senso di classe di comunità, di appartenenza si sviluppa negli anni della crescita solo nell’ambiente scuola che i nostri ragazzi hanno perso". Il ritorno della gita in un certo senso va in questa direzione: di cercare di avvicinare il più possibile studenti e studentesse per far ritrovare loro una intesa forte. "Per gli studenti le gite didattiche sono fondamentali per la crescita e l’apprendimento, questi ultimi anni senza uscite e con tante assenze sono stati davvero difficili", conclude Battiato.

In settimana bianca anche gli studenti del Convitto Cicognini: il dirigente Tiziano Nincheri insieme alla disponibilità dei docenti, ha dato il via alle gare organizzando uscite di una settimana in Trentino per le seconde medie. L’entusiasmo è alle stelle. Per il settore del turismo i viaggi di istruzione, rappresentano una boccata d’aria fresca visto che il settore scolastico ha visto dal 2020 il 93% dei viaggi annullati. I condizionali sono tanti, le difficoltà organizzative tutt’altro che irrilevanti, ma dal punto di vista normativo studenti e docenti quest’anno possono finalmente tornare a vivere esperienze anche al di fuori delle aule scolastiche senza la preoccupazione di green pass, mascherine e tamponi.

Silvia Bini