Si fa sempre più caldo il tema dei migranti. Mentre il presidente della Regione Eugenio Giani esprime perplessità riguardo le strutture Cpr (centro di permanenza per i rimpatri), e schierandosi lungo la linea del no insieme al neo segretario regionale del Pd Emiliano Fossi, il sindaco Matteo Biffoni non ci sta. L’emergenza migranti con l’estate alle porte e l’ombra degli sbarchi torna dirompente nel dibattito politico: Prato, dove convivono più di 110 etnie con la più grande comunità cinese d’Europa non può permettersi errori. "Io sono perplesso sul no ai Cpr espresso anche da Giani. Anche a me non piacciono queste strutture, e se dovessi esprimere la mia posizione, l’ho detto chiaramente, non è un sistema che mi convince anzi non mi convince per niente, però faccio il sindaco e devo gestire questo fenomeno al meglio possibile. Facciamo fatica a dare risposte ai cittadini, la situazione come è attualmente non è gestita". Ad oggi sono circa 420 i migranti a Prato e 50 i minori non accompagnati: "Datemi un’alternativa credibile ai centri per il rimpatrio e l’attimo dopo mi taccio. I Cpr sono un qualcosa di brutto però in questo momento noi abbiamo il problema di gestire al meglio possibile una situazione incandescente e da sindaco vi dico attenzione perché il solo no non basta, non è sufficiente, ci vuole un’alternativa vera perché sennò così rischiamo di perdere anche quella capacità di gestione di questo fenomeno che è così complicato".
CronacaCentri di rimpatrio, Giani e Fossi contrari Biffoni: "Nessuno propone un’alternativa"