
Marco Biagioni, segretario provinciale Pd
"La deputata La Porta si conferma un disco rotto: tante parole, zero fatti. Ancora una volta preferisce la propaganda al confronto serio, rifugiandosi nel ruolo di avvocato d’ufficio del governo Meloni, invece di affrontare concretamente i problemi della città, ascoltare la sindaca, i lavoratori, le imprese". Parole dure quelle di Marco Biagioni, segretario provinciale del Partito Democratico di Prato, che risponde così alle accuse lanciate dall’onorevole pratese di Fratelli d’Italia contro il sindaco Ilaria Bugetti.
Biagioni si inserisce a sua volta nel dibattito sul caso Prato dopo il messaggio della sindaca Ilaria Bugetti a La Nazione che prendeva spunto dal commento domenicale del nostro giornale dove si parlava della necessità stringente di avere segnali dopo mesi di richieste per le diverse precarietà (dagli ispettori del lavoro alle forze dell’ordine, dal personale di procura e tribunale a quello del carcere).
"Se La Porta non è in grado di lavorare per la città, lo dica chiaramente. Ce ne faremo una ragione. Da tempo chiediamo che tutti i parlamentari, al di là del colore politico, uniscano le forze per portare a casa quelle risposte che Prato attende da anni. Non abbiamo difficoltà ad ammettere che, nel tempo, tanti governi sia di centrodestra come di centrosinistra hanno fatto poco per il territorio. Ma la differenza sta nella volontà di riconoscere i problemi e lavorare insieme per risolverli".
Biagioni ricorda che la sindaca Bugetti ha colto perfettamente il punto, evidenziando come in vent’anni si siano succeduti ministri, sottosegretari e parlamentari di ogni partito senza che arrivassero risposte adeguate: "Colpevoli anche le divisioni interne, che spesso hanno reso Prato debole sul piano nazionale. Eppure, quando la città parla con una sola voce, riesce a farsi ascoltare. La verità è che viviamo le criticità di una grande città europea ma con strumenti da provincia: abbiamo 200mila abitanti, ma una macchina amministrativa sotto dimensionata per affrontare la complessità di un territorio come il nostro".
Il segretario dem respinge al mittente anche le critiche di La Porta sulla lotta alla criminalità ("Prato è da tempo allo sbando, ed è amministrata oggi in modo altrettanto sbandato. Se il sindaco ritiene credibile ricorrere allo scaricabarile, accusando il governo Meloni, ignora che è lo stesso esecutivo che ha appena stanziato 1 miliardo e 200mila euro per la sicurezza sul lavoro", ha detto La Porta): "Sulla mafia e sullo sfruttamento lavorativo non ci facciamo dare lezioni. È stato il Partito Democratico, a tutti i livelli, a volere la Commissione antimafia e quella sul lavoro a Prato. La destra ha tentato di appropriarsene mediaticamente, ma chi lavora davvero sul campo lo sa: la realtà delle infiltrazioni criminali e dello sfruttamento colpisce il lavoro pulito e le imprese oneste, e noi siamo in prima linea per combatterla".
"Quello che chiediamo a La Porta – conclude Biagioni – è semplice: se ne è capace, si metta al servizio del territorio. La smetta di vivere in una realtà parallela e anacronistica, e inizi a rappresentare davvero la città che l’ha eletta. Da una deputata ci si aspetta serietà, non slogan".
Si.Bi.