Casale reclama la sua farmacia: "In paese c’è bisogno di servizi"

Alberti: "La Pubblica Assistenza è disponibile per la consegna a domicilio dei medicinali agli anziani"

Casale reclama la sua farmacia: "In paese c’è bisogno di  servizi"

Casale reclama la sua farmacia: "In paese c’è bisogno di servizi"

Casale reclama più servizi dopo che, a fronte di una lunga battaglia vinta e portata avanti anche dal presidente del Consiglio comunale e abitante della frazione Gabriele Alberti, è riuscito ad ottenere l’attivazione della linea di trasporto pubblico locale verso l’ospedale. Stavolta sul tavolo delle richieste torna alla ribalta un problema già noto, ma acuito in questi ultimi mesi a causa dell’assenza del medico curante, purtroppo lontano da qualche tempo per problemi di salute. Un’assenza più che giustificata, ma che adesso, unita alla mancanza di una farmacia a disposizione degli abitanti, molti dei quali anziani e impossibilitati a muoversi più di tanto, sta diventando sempre più difficile da gestire.

"L’Asl è corsa ai ripari per sollevare i cittadini dai disagi ai quali sono andati incontro garantendo una continuità di medici sostituti - spiega Alberti, che si è preso a cuore la faccenda anche in qualità di residente della frazione - Una copertura che è stata assicurata fino alla fine dell’anno. Siamo prima di tutto preoccupati per la salute del medico di famiglia e speriamo che possa rientrare presto. Allo stesso tempo, però, chiediamo che si arrivi ad una soluzione che vada incontro alle esigenze della popolazione".

E arriviamo al nodo farmacia, che potrebbe trovare una risposta, anche in tempi molto stretti. "Su questo vuoto ci siamo confrontati nei giorni scorsi con i rappresentanti della Pubblica Assistenza della sede di Casale - aggiunge Alberti - L’associazione si è detta disponibile non solo a mettere a disposizione degli spazi per eventuali altri medici curanti, ma offre la sua disponibilità a fare la raccolta di ricette degli anziani per poi andare ad acquistare i medicinali e consegnarli a domicilio". Insomma, se la farmacia non è presente fisicamente sul territorio, la Pubblica Assistenza può pensare ad avvicinarla ai bisogni della cittadinanza con consegne a domicilio o altri tipi di servizio.

"Chiediamo all’azienda sanitaria una soluzione condivisa, siamo pronti ad incontrarsi e a confrontarci sia sul medico di famiglia, auspicando che l’attuale torni in salute, che sulla farmacia. A proposito chiediamo collaborazione alle farmacie per agevolare gli anziani che qui possono usufruire di un centro prelievi convenzionato con l’Asl", conclude Alberti. Del gap farmacia se ne è occupato anche Pietro Brandi, in qualità di presidente dell’Ordine dei farmacisti di Prato. "Prato e provincia è in linea con la media italiana - dice - e con il concorso Monti ne sono state aperte 15. Nella revisione della pianta organica era stata prevista in un’area vasta che comprendeva anche Casale, ma la scelta per l’apertura della farmacia è ricaduta su Sant’Ippolito. Più volte ci siamo confrontati sulle difficoltà dei cittadini di Casale e ce ne faremo carico".

A Prato e provincia si contano 56 farmacie private e 15 comunali: i parametri previsti, una ogni 3300 abitanti, sono rispettati. Adesso resterebbe la possibilità di aprirne una a Schignano, zona montana non troppo appetibile.

Sara Bessi