Parte da Cantagallo lo sprint verso il riconoscimento delle terapie forestali come cura sanitaria, dopo anni di studi e di esperienze nel resto d’Europa che hanno scientificamente provato l’efficacia del "bosco" nel contribuire alla cura di tante patologie, da quelle psichiatriche a quelle oncologiche. E non poteva partire che dalla cornice del borgo Tutto è Vita, un nucleo di case rurali disabitato dalla seconda metà del secolo scorso recuperato dai Ricostruttori guidati da padre Guidalberto Bormolini. L’occasione, organizzata dal Comune, è rappresentata dal convegno "Foresta, prevenzione e cura. Benessere integrale e territorio: la Forest Therapy", ospitato al borgo di Mezzana, che ha visto in simposio i più grandi esperti in Italia, che hanno raccontato gli esiti degli studi e delle prime esperienze con esperti nella fruizione del bosco e della gestione degli ecosistemi al mondo della sanità tradizionale, riunendo quindi nella stessa sala Cai, Teffit e For.sa, architetti specializzati in urbanistica, rappresentanti delle Foreste Modello delle Montagne Fiorentine con Malucchi e Paganelli della Società della Salute e gli esperti in oncologia, geriatria e psichiatria. "Non stiamo parlando di passeggiate nel bosco o di bagni di foresta – spiega Dimitri Becheri, geriatra e assessore alla Sanità del Comune di Cantagallo – ma di terapie vere. In un futuro potremmo pensare all’accompagnamento al rifugio Pacini, dichiarato ’stazione di terapia forestale’ da uno studio nato grazie a Cai e Cnr, di un gruppo di donne con depressione post intervento oncologico al seno. Al loro arrivo potrebbero essere accolte da uno psicologo, personale sanitario con misurazione della pressione e un prelievo, per poi essere condotte nell’area boschiva individuata. Ci aspettiamo che la terapia forestale sia riconosciuta nei Lea". Alla base della cura, i terpeni, una classe di composti organici volatili prodotta dalle piante, che si diffondono creando effetto aerosol. Ce ne sono di molti tipi con proprietà terapeutiche, dal dare sollievo alla fibromialgia e al dolore cronico, a proprietà favorevoli a migliorare la memoria a quelle antiossidanti e antinfiammatorie, oltre a quelle note per l’apparato respiratorio. Alla Doganaccia è partito il primo progetto per curare i bimbi affetti da asma finanziato con fondi pubblici regionali. Interessante l’intervento di Marco Trabucchi, professore di psicogeriatria, accompagnato dalla moglie ex ministro della Salute Mariapia Garavaglia, che ha sottolineato quanto sia importante che la terapia derivata dalla natura sia considerata nella sua complessità, sia che si tratti di interventi in ambito di progettazione urbana che di quello che il patrimonio naturale offre in altre aree, con un occhio puntato sul futuro e all’interazione fra tecnologia e natura. "Cantagallo ha le carte in regola per essere un punto di riferimento toscano e nazionale sulle terapie forestali: abbiamo la foresta, il supporto del Cai, le competenze scientifiche, il tessuto associativo e una comunità attenta – ha detto il sindaco Guglielmo Bongiorno –. Chiediamo che la Regione apra la strada a un’integrazione strutturale della natura nella cura, a beneficio dei cittadini e del sistema sanitario stesso. Noi siamo pronti".
Claudia Iozzelli