E’ fuori pericolo la canina Gina, incrocio fra un Chihuahua e un Pinscher, che lunedì ha molto probabilmente ingerito del cibo avvelenato nella zona del Mulinaccio, sulle colline di Vaiano. La canina è stata portata a casa dalla clinica veterinaria dov’era ricoverata, a Monsummano, ieri e adesso proseguirà le cure domicilio e nell’ambulatorio veterinario che la segue normalmente, a Vaiano. "Gina sta leggermente meglio – ci dice la proprietaria dell’animale, Perla Salimbeni, che abita in via Pratallame e che segnala il pericolo anche agli altri possessori di cani – ma le occorrerà del tempo e cure giornaliere con flebo". Il ’"presunto’ avvelenamento - il vomito della canina non è ancora stato analizzato – è avvenuto nei pressi dell’abitazione della proprietaria della canina.
"Stava malissimo – racconta la proprietaria – così l’abbiamo portata alla clinica Il Giglio lunedì notte. Poi l’abbiamo portata a Monsummano, dove i veterinari ci hanno detto che si trattava di avvelenamento da lumachicida. Non è la prima volta che capita da queste parti. Immagino che le esche avvelenate che vengono lasciate siano rivolte ai selvatici, ma a rimetterci sono anche i cani". Anche un paio di anni fa un cane di taglia medio piccola, che veniva portato a passeggio nella zona, mangiò del cibo avvelenato. Per lui la sorte fu sfavorevole, a differenza dei miglioramenti riscontrati in Gina, che probabilmente ha assunto una dose inferiore: il canino morì dopo atroci sofferenze.
Perla Salimbeni non si è fermata alla segnalazione e mercoledì mattina è andata anche dai Carabinieri, che per andare avanti con la denuncia, vogliono un certificato che attesti l’avvelenamento. Sul caso, comunque, sta già indagando la Polizia Provinciale, che in caso di ritrovamento di esche avvelenate procede con la necessaria bonifica.
Claudia Iozzelli