REDAZIONE PRATO

Camera civile: "Fallimento della giustizia in città"

"La camera civile degli avvocati di Prato, visto il provvedimento del presidente del tribunale che dispone di ’sospendere fino al 31 dicembre 2023 anche il servizio di iscrizione dei ricorsi per l’emissione dei decreti ingiuntivi’ e quindi, laconicamente, comunica l’interruzione di un pubblico servizio, denuncia il fallimento del sistema giustizia nella nostra città". Anche la camera civile, con la sua presidente Daniela Lucchetti, interviene nel dibattito dopo la notizia choc della chiusura dell’ufficio decreti ingiuntivi. E lo fa scrivendo una lettera indirizzata al presidente Gratteri e all’Ordine degli Avvocati.

"Lascia increduli che le istituzioni preposte non siano riuscite e non riescano ad assicurare le risorse per l’erogazione di un servizio pubblico e, si badi, si tratta di due persone, fra centinaia e centinaia di dipendenti pubblici", interviene Lucchetti.

"E’ urgente riunire tutte le istituzioni cittadine, perché si facciano carico di tale problema – aggiunge –. La nostra città, tra le prime venti d’Italia per numero di abitanti, sede di un distretto industriale unico, non può gettare la spugna, affermando che qui non può essere erogato un servizio costituzionalmente garantito". Lucchetti propone che venga convocata un’assemblea aperta a tutti cittadini e con la partecipazione di avvocati, istituzioni cittadine, sindaco, presidente della Provincia, della Regione, dei dirigenti degli uffici giudiziari del distretto, del presidente del tribunale e di quello della della Corte di Appello di Firenze oltre che dei consiglieri comunali, regionali e dei parlamentari eletti nel circondario di Prato "perché si individuino concrete soluzioni per far cessare tale intollerabile situazione e revocare il provvedimento che sopprime il diritto dei cittadini di ricorrere alla giustizia", conclude Lucchetti.