Calciopoli toscana. Chiuse le indagini. L’ex arbitro Trefoloni a rischio processo

'Combine' nel calcio dilettanti

Combine nel calcio dilettanti (foto Newpress)

Combine nel calcio dilettanti (foto Newpress)

Prato, 7 settembre 2018 - Ultimo atto della calciopoli toscana. La procura di Prato notifica la chiusura delle indagini a 13 persone con un colpo di scena: l’ex arbitro senese, Matteo Trefoloni, rischia il processo per frode sportiva. I pm Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli contestano all’ex designatore delle giacchette nere toscane di aver alterato il risultato dello spareggio salvezza del campionato di Eccellenza 2016-2017, vinto dalla Sestese in danno del Chiusi. Secondo le accuse, Trefoloni avrebbe scelto un arbitro «adeguatamente sensibilizzabile verso una conduzione della partita in favore della Sestese».

L’esito, in effetti, fu favorevole ai fiorentini, «con la vittoria - si legge nelle imputazioni - per 3 a 1 della Sestese, beneficiata di un calcio di rigore, con plurime espulsioni ed ammonizioni in danno della squadra avversaria». Con Trefoloni, rischia il rinvio a giudizio anche l’arbitro pisano Federico Masilunas, fischietto di quello spareggio. Non Filippo Giusti, ex presidente della Sestese, che ha già chiuso il conto con la giustizia con il patteggiamento. Hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini anche l’ex allenatore della Sestese, Enrico Gutili, accusato di aver offerto un premio per vincere all’allenatore del Foiano Luca Brini e il suo ex calciatore Filippo Zacchei, impegnati contro il Chiusi. Per questo episodio è indagato anche il dg della Sinalunghese Bruno Mugnai. Per la tentata combine di Porta Romana-Castiglionese, sono indagati Stefano Fiorini e Alvaro Finocchi Arcipreti, un volto noto del calcio umbro che venne agganciato, secondo le accuse, per fare un’offerta in denaro agli aretini, avversari sia del Porta Romana che della Sestese. Fiorini è accusato anche di aver offerto «denaro o altra utilità non meglio determinata ad alcuni tesserati della Lastrigiana»: il Porta Romana vinse 3-2 e si salvò.

Nel mirino della procura anche Andrea Bellini, tecnico diei pratesi della Zenith Audax (accusato, assieme al collega della Sestese Gutili, di aver vinto la partita in virtù di un accordo) e il ds-calciatore della Bucinese Christian Prosperi, destinatario, stando alle intercettazioni, di una proposta di premio in caso di risultato positivo dei suoi contro la Lastrigiana. Infine, accuse anche per la partita di Promozione tra Firenze Ovest e Aglianese: nel mirino della procura ci sono lo sponsor dei pistoiesi, Fabrizio Giusti, il presidente dell’Ovest, Piero Colzi, ed il calciatore Niccolò Terrafino. Già chiuso, invece, il filone sportivo. Le condanne più roboanti sono quelle della Sestese, retrocessa in Promozione con 3 punti di penalizzazione, e del Firenze Ovest, rimasto in Promozione ma con meno sette. Il prossimo atto dei pm pratesi sarà la richiesta di rinvio a giudizio, anche se da ieri, gli indagati hanno venti giorni di tempo per richiedere interrogatorio o presentare memorie difensive. «Quello della procura di Prato è un atto dovuto, che attendevamo in serenità – dice l’avvocato Niccolò Lombardi, difensore di Prosperi -, chiariremo la nostra posizione come già abbia fatto dinanzi alle autorità federali».