
di Laura Natoli
PRATO
Lo tenevano d’occhio da tempo. Lo avevano seguito e pedinato e sapevano che da lì a poco avrebbe ricevuto una consegna consistente. Ma nessuno si sarebbe mai aspettato una quantità di droga così ingente, segno che non si tratta del semplice spacciatore da strada ma che i carabinieri della Stazione di Iolo sono andati a colpire qualcuno ben più in alto, anche se su questo aspetto le indagini sono in corso. In manette con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti è finito Gianni Gravina, 29 anni, appartenente a una famiglia pratese nota alle forze dell’ordine perché diversi suoi componenti hanno precedenti per reati contro il patrimonio e la persona. Gianni Gravina, incensurato, milita in una squadra di calcio a 5 della provincia di Firenze che milita in serie B e non ha nessuna occupazione fissa. Il giovane è stato bloccato l’altra sera mentre stava rincasando in auto. I militari della stazione di Iolo lo hanno bloccato nel garage che risulta nelle disponibilità di un familiare in via della Solidarietà a San Giusto dove l’uomo era appena entrato con la macchina. Subito è scattata la perquisizione: nel bagagliaio dell’auto i militari dell’Arma hanno rintracciato un borsone nero dentro al quale c’erano cinque grosse buste con dentro della marijuana in fiore. In tutto i carabinieri hanno sequestrato cinque chili di marijuana e due chili di hashish. La droga era già pronti per essere spacciata. Secondo quanto riferito, il valore dello stupefacente sequestrato ha un valore di mercato che si aggira intorno ai 70mila euro. L’uomo è stato trovato in possesso di ben tre telefoni cellulari, anch’essi sequestrati insieme a 1.600 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita attività di spaccio. Gravina si trova adesso alla Dogaia e oggi comparirà di fronte al gip per l’udienza di convalida. Non ha voluto dire nulla per difendersi, né da chi aveva ricevuto la droga né chi sarebbero stati gli acquirenti.
E’ certo, però, che la droga era destinata agli spacciatori al dettaglio che vendono lo stupefacente per strada. Le indagini dei carabinieri vanno avanti per capire da dove provenga lo stupefacente e tentare di risalire a personaggi ancora più in alto nella filiera dello spaccio.
"Fra le tante telefonate che riceviamo ogni giorno ci sono quelle di cittadini che lamentano di aver assistito a episodi di spaccio, commessi alla luce del giorno e sotto gli occhi di tutti, spesso ai giardini dove ci sono famiglie con bambini – spiega il capitano Biagio Oddo – E’ un reato particolarmente odioso per i cittadini che crea disagio, degrado e allarme sociale. Per questo le nostre forze si concentrano spesso nella repressione di questi reati". Il numero degli arresti per spaccio eseguiti dai carabinieri da inizio anno a oggi sale a oltre 35 dimostrando come il problema sia diffuso in città. Inoltre, in poco più di due mesi, sono già stati sequestrati 12 chili di stupefacente.