REDAZIONE PRATO

Bugetti all’attacco: "Basta promesse. È l’ora delle risposte e della serietà"

La sindaca sulla carenze di personale (giustizia, lavoro, forze dell’ordine) "Non nascondiamo la polvere sotto il tappeto, Prato non può aspettare". L’incontro con la ministra Calderone: nuove forme di collaborazione .

La sindaca sulla carenze di personale (giustizia, lavoro, forze dell’ordine) "Non nascondiamo la polvere sotto il tappeto, Prato non può aspettare". L’incontro con la ministra Calderone: nuove forme di collaborazione .

La sindaca sulla carenze di personale (giustizia, lavoro, forze dell’ordine) "Non nascondiamo la polvere sotto il tappeto, Prato non può aspettare". L’incontro con la ministra Calderone: nuove forme di collaborazione .

Ha ragione il caporedattore Luigi Caroppo nell’editoriale che ho letto con piacere domenica scorsa. E’ arrivato il momento che lo Stato concretizzi parole, impegni e promesse.

Appelli ripetuti, visite, sopralluoghi, audizioni. Negli ultimi venti anni, Prato ha visto l’interessamento di un esercito di parlamentari, di sottosegretari e di ministri, di ogni colore politico e appartenenti a tutti i governi che si sono succeduti, per conoscere da vicino la complessità della città e trovare rimedio al cronico sottodimensionamento degli apparati statali e in particolare a quelli del comparto giustizia.

Ogni ritorno nella capitale non ha portato ad alcuna risposta concreta, solo a pannicelli caldi. Visita dopo visita, promessa dopo promessa, la situazione è persino peggiorata perché il personale delle forze dell’ordine, degli uffici giudiziari, del carcere e in generale degli enti statali, è andato in pensione o si è spostato altrove alla ricerca di carichi di lavoro più umani, ma è stato sostituito solo in parte.

A Prato nessuno mette la polvere sotto il tappeto. Chiunque abbia governato la città in questi anni, centrodestra compreso, ha bussato alle porte di Montecitorio e di Palazzo Chigi portando a casa sempre molto poco.

Giovedì scorso ho incontrato la ministra Calderone in occasione del Primo Maggio e ho apprezzato molto la sua disponibilità ad accogliere l’invito che le ho fatto per approfondire la questione che riguarda gli organici dell’ispettorato del lavoro e la mia proposta di affiancarli ai controlli degli ispettori Asl e della Municipale del progetto Lavoro sicuro in modo da dare organicità quotidiana alla battaglia contro lo sfruttamento lavorativo. Saremo lieti di ospitare anche le visite di altri rappresentanti del governo.

Chiunque venga da Roma a portarci risposte concrete in termini di risorse umane ed economiche per il palazzo di giustizia, le forze dell’ordine e il carcere è il benvenuto, ma devono essere risposte reali e ben visibili da subito.

Prato non può più aspettare. Lo merita la parte sana di questa città che voglio tutelare con tutta me stessa.

Per questo non accetterò altre inutili passerelle o peggio, chi soffia sul fuoco per ottenere pochi minuti di visibilità incurante dell’enorme danno d’immagine, e quindi anche economico, che sta provocando non a Ilaria Bugetti ma alle imprese di questa città. E’ l’ora delle risposte, è l’ora della serietà.

Ilaria BugettiSindaca di Prato