Bozza e cantucci si fanno a scuola. Lezioni di tradizione all’alberghiero. I maestri artigiani come docenti

Firmato il protocollo d’intesa tra Comune, Istituto Datini, categorie economiche e aziende dell’arte bianca "Così trasmettiamo il mestiere e la passione". Lo scopo: dare opportunità di lavoro ai giovani nel settore .

Bozza e cantucci si fanno a scuola. Lezioni di tradizione all’alberghiero. I maestri artigiani come docenti

Bozza e cantucci si fanno a scuola. Lezioni di tradizione all’alberghiero. I maestri artigiani come docenti

Da settembre i biscotti di Prato, le pesche con l’alchermes, la mitica bozza e la pasta fresca si impareranno alla scuola superiore. Nei laboratori dell’istituto alberghiero Datini, i prodotti della tradizione saranno tramandati dagli artigiani agli studenti, insieme a un saper fare che viene da lontano – basti pensare al pane per cui nel Medioevo, Prato era già importante – e che ha l’obiettivo di riuscire a trasmettere ai ragazzi la passione, il sacrificio e la dedizione necessari per svolgere un lavoro complesso ma allo stesso tempo gratificante come quello del pasticcere e del fornaio.

È stato firmato, ieri, in palazzo comunale, il protocollo d’intesa tra il Comune di Prato, l’Istituto scolastico Datini, le categorie economiche Confartigianato, Confesercenti, Confcommercio, Cna e le aziende artigianali delle eccellenze dell’arte bianca pratese. Lo scopo è quello di promuovere la tradizione gastronomica dei prodotti pratesi come il pane, la pasta fresca, i biscotti e la pasticceria.

Alla firma del protocollo erano presenti l’assessore al bilancio e alle attività produttive, Benedetta Squittieri, l’assessore alla pubblica istruzione, Ilaria santi, la dirigente dell’istituto scolastico Datini, Francesca Zannoni.

Tutto è nato da un’idea di Letizia Pandolfini del biscottificio Mattei, che è anche promotrice dell’iniziativa che ha coinvolto decine di professionisti del settore e che sottolinea: "Tradizione vuol dire proprio questo, trasmettere nel tempo la storia e il patrimonio culturale di un’azienda, di un mestiere, di una città, perché non vada disperso".

Il protocollo racchiude due progetti, uno a breve termine, "Artigiani in classe", che vuol trasmettere le competenze, dando la possibilità a questi artigiani di tenere delle lezioni, da esperti sul campo, all’istituto Datini, già da settembre, con l’inizio del nuovo anno scolastico.

L’altro progetto più a lungo termine è l’"Accademia del pane, della pasta fresca, dei biscotti di Prato e della pasticceria fresca" che si propone di diventare un percorso permanente di formazione per gli studenti della scuola superiore sulle materie prime, la loro lavorazione fino alla vendita."Noi dobbiamo dare l’esempio a questi ragazzi per far nascere dentro di loro la passione"" dice il pasticcere Paolo Sacchetti. "Così – aggiunge il collega Massimo Peruzzi – si darebbe l’opportunità di un lavoro, vorrei trasmettere a loro quello che a me ha trasmesso mio padre".

Elena Duranti