Boato e la terra trema L’epicentro in città l’ultima volta nel 1985

Il cuore del terremoto è stato a un chilometro da piazza Duomo. La scossa alle 23,17 con magnitudo 2.3: subito tam tam sui social

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ll boato è stato spaventoso. I residenti e i passanti che mercoledì sera alle 23.17 erano nella zona del centro lo hanno avvertito indistintamente: un rumore sordo, dal ventre della terra, e poi la scossa di magnitudo 2.3. Immediato il tam tam sui social con centinaia di segnalazioni e le chiamate ai numeri di emergenza, protezione civile e vigili del fuoco in testa. Dopo le numerose scosse che a metà maggio furono avvertite anche a Prato ma con epicentro nella zona dell’Impruneta, questa volta a mettere in allerta i cittadini è stato il forte boato che ha preceduto il terremoto. Un rumore sordo e profondo che ha contribuito ad innescare la paura.

Non accedeva da decenni che l’epicentro fosse proprio a Prato a circa un chilometro di distanza in linea d’aria da piazza Duomo verso la zona dello stadio ad una profondità di 10 chilometri secondo quanto riportato dall’Ingv (Istituto di geofisica e vulcanologia). Era dal 1985 che non accedeva. L’ultimo terremoto con epicentro a Prato registrato in modo strumentale risale a 37 anni fa, da allora solo scosse avvertite anche in città, ma con epicentro altrove. Novecento per l’esattezza i movimenti della terra avvenuti in un raggio di 30 chilometri da Prato e avvertiti dai cittadini dal 1985 a oggi.

"Abbiamo ricevuto le prime chiamate con segnalazioni di terremoto e quindi ci siamo subito attivati", commenta Sergio Brachi, responsabile della Protezione civile. "Per fortuna non ci sono state scosse successive e non si sono registrati danni, ma solo tanta preoccupazione. In generale quando si sente una scossa di terremoto è bene mettere in pratica alcune semplici buone pratiche in attesa di vedere come evolve la situazione". Tra le procedure c’è la raccomandazione di allontanarsi dalle finestre, di non uscire in strada durante lo sciame sismico e di usare solo le scale. Durante le scosse è bene sistemarsi sotto un architrave o sotto strutture portanti. "In questo caso la magnitudo di 2.3 è stata relativamente bassa - prosegue Brachi - Le procedure prevedono che con scosse sopra 3 si attiva la sala operativa della protezione civile".

Silvia Bini