
Bisenzio, alla ricerca della sorgente Sentiero nel bosco anche per bimbi
In questo mese di agosto, uno dei crucci per chi resta in città è trovare un luogo fresco dove rifugiarsi almeno il fine settimana, pur restando vicino a casa. Basta risalire il Bisenzio fino alla sua sorgente per trovare una piccola oasi dove l’ombra del bosco e l’acqua fresca dei torrenti aiutano a rigenerarsi dall’afa cittadina. Ma da dove sgorga il fiume pratese? Non esiste una vera e propria sorgente, ma d’altra parte è il nome stesso del Bisenzio a svelare questo segreto. Dal latino Bis-entius, indica una doppia corrente: nasce infatti dall’unione di due corsi d’acqua. Il principale è il Fosso di Trogola, mentre ci sono dubbi sul secondo, che potrebbe essere il Rio di Ceppeta o, più a monte, il Fosso delle Barbe: quest’ultimo è il più accreditato. Proprio dove il Fosso delle Barbe si immette nel Trogola, all’ombra dei boschi dell’Acquerino nel comune di Cantagallo, un’area picnic è perfetta per riposare, con il sottofondo dell’acqua che scorre. Per arrivare è sufficiente raggiungere Luicciana e da qui proseguire su via di Cantagallo, in direzione Cantagallo, fino al bivio per Luogomano. Svoltando in questa direzione, una strada bianca in discesa conduce fino all’imbocco del sentiero, prima di arrivare alla frazione di Luogomano. Il sentiero 438 del Cai di Prato conduce in soli 830 metri al Ponte di Taglianico e da qui, tenendo la destra lungo il torrente, il 438A porta in 810 metri fino alla confluenza dei due rivi. L’itinerario, quasi completamente pianeggiante, si sviluppa all’ombra del bosco ed è quindi percorribile anche nelle giornate calde, offrendo numerosi punti in cui potersi rinfrescare nel torrente. Si deve considerare mezzora di cammino all’andata e altrettanta al ritorno. Percorso adatto anche ai bambini.
Andrea Cuminatto