
Un distributore (Foto repertorio Ansa)
Prato, 8 agosto 2023 - “I nuovi cartelli dei prezzi medi dei carburanti? Inutili e dannosi”. E' questo il pensiero di Nicola Piacquadio, presidente provinciale Faib Confesercenti Prato, riguardo l'obbligo - entrato in vigore dall'1 agosto - di esporre negli impianti di distribuzione carburante i cartelli dei prezzi medi di gasolio, benzina, metano e gpl da parte dei gestori. Il Ministero (MIMIT), ricevute le comunicazioni dei prezzi praticati sugli impianti, elabora e calcola le medie aritmetiche su base regionale e delle province autonome per gli impianti collocati sulla rete ordinaria e su base nazionale per gli impianti collocati sulla rete autostradale. Successivamente vengono pubblicati i valori entro le 8:30 di ogni giorno. I prezzi medi sono calcolati con riferimento alla sola modalità self service per benzina e gasolio e alla sola modalità servito per gpl e metano. Il cartello del prezzo medio deve esser esposto su tutti gli impianti e i prezzi medi devono essere esposti con caratteri di dimensioni minima di 12 cm in altezza e seguendo il seguente ordine, dall’alto verso il basso: gasolio, benzina, gpl e metano.
“Siccome il prezzo medio è calcolato dal Ministero facendo riferimento a una media aritmetica dei prezzi del self service – aggiunge Piacquadio – il rischio è quello che si creino possibili contenziosi con la clientela. Infatti, quando il cliente si reca a fare rifornimento e vede un prezzo sul cartello che non corrisponde al prezzo reale praticato in modalità servito, la prima impressione che ha è quella di un rincaro applicato sul prezzo del carburante. L’auspicio è che in questa fase di avvio e di sperimentazione non partano controlli a raffica per evitare sanzioni piuttosto salate. i colleghi stanno inventando qualsiasi espediente per risolvere la questione".
Esprime il proprio disappunto anche la coordinatrice Faib di Confesercenti di Prato, Lucia Nocentini. "E’ una misura che andrà a danneggiare la concorrenza e la competitività delle imprese, così come ha già avuto modo di affermare anche l’Antitrust sottolineando che non c’è la necessità di introdurre un meccanismo di calcolo e di diffusione di valori di riferimento medi in quanto sono incerti i benefici per i consumatori. Questi cartelli si aggiungono alla miriade di altri cartelli sui prezzi del carburante che già si trovano sugli impianti e andranno a creare ulteriore confusione tra i clienti che non capiranno la differenza tra i prezzi alla pompa praticati sugli impianti e il prezzo medio indicato sul cartello”.