GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Balordi negli orti sociali: "Furti e atti vandalici"

La protesta di un cittadino assegnatario di una porzione di terreno a San Paolo. Rubati prodotti agricoli e danni all’ingresso. "Entrano anche i tossici".

Una siringa nel bagno, traccia del passaggio di balordi

Una siringa nel bagno, traccia del passaggio di balordi

Gli orti sociali di San Paolo sono stati oggetto anche di recente di furti di prodotti agricoli e di episodi di vandalismo, in particolare sono stati presi di mira soprattutto i servizi igienici. Non è tutto: i danni causati all’ingresso avrebbero consentito anche ad alcuni utenti non autorizzati di introdursi nelle ore notturne negli spazi interni per assumere droghe. E’ quel che sostiene un cittadino assegnatario di un orto sociale nella frazione, il quale afferma di aver già chiesto più volte in passato all’amministrazione comunale (nel corso della precedente legislatura, in primis) di valutare la possibilità di implementare il sistema di videosorveglianza della zona. La problematica, racconta il cittadino pratese in una lettera inviata al nostro quotidiano, andrebbe avanti almeno da un biennio. "Onde evitare tali furti di ‘routine’ avevo chiesto espressamente l’installazione di appropriate videocamere. A questa segnalazione l’assessore comunale Cristina Sanzò rispondeva che tali atti vandalici fossero da ricercarsi nel problema di convivenza tra gli assegnatari – ha scritto – oggi, purtroppo, gli autori delle suddette scorribande hanno evidentemente alzato il tiro. E un mese fa hanno distrutto le strutture operanti del bagno-servizio degli orti sociali di via Toscanini. Oggi, più di ieri, il problema non riguarda solo la salvaguardia del prodotto ortivo dalla difficile convivenza tra gli assegnatari, ma "soprattutto" l’allineamento alle norme di convivenza sociale e umana da parte di incivili".

Gli atti vandalici e i furti di ortaggi si sarebbero ripetuti anche nei giorni scorsi, con l’utente che ha precisato di aver informato il Comune di Prato della situazione venutasi a creare. Oltre che di una serie di criticità collaterali. "Quanto accaduto è stato reso noto all’ufficio competente che fino a data odierna non ha effettuato nessun intervento in merito. Il danno consiste nell’aver distrutto la struttura di ingresso e dell’annesso impianto elettrico come – ha concluso, chiedendo un incremento dei controlli da parte delle forze dell’ordine o l’installazione di telecamere - lo stato di abbandono ha inetivabilmente attirato l’attenzione e l’ingresso di soggetti sconosciuti che hanno utilizzato il locale per uso di stupefacenti – ha chiuso il residente allegando anche foto di alcune siringhe trovate all’interno –. Si impone l’esigenza dell’installazione di appropriate videocamere in difesa di una struttura pubblica usata e vissuta dal cittadino".

Giovanni Fiorentino