Prato, il ballo negato alle coppie gay: anche il ministro chiede spiegazioni

Bianchi scrive al Cicognini per avere chiarimenti su quanto successo. La dirigente scolastica: 'Proverò ad accelerare l’iter per cambiare il regolamento"

E' polemica intorno al ballo della scuola del Cicognini

E' polemica intorno al ballo della scuola del Cicognini

Prato, 8 maggio 2022 -  ll ballo delle debuttanti del Convitto Cicognini diventa un caso nazionale e arriva all’attenzione del ministero dell’istruzione che ieri ha contatto la dirigente Giovanna Nunziata. Il ministro Patrizio Bianchi ha chiesto una relazione dettagliata dell’accaduto per ricostruire come la scuola abbia agito in questa circostanza.

Un intervento che potrebbe portare, anche piuttosto velocemente, all’approvazione di un nuovo regolamento che apra la manifestazione alle coppie omosessuali. La dirigente del Convitto, Giovanna Nunziata, si era detta subito disponibile a cambiare le regole del ballo che fonda le proprie origini in una tradizione centenaria, formalizzata dal cdadella scuola, organo di nomina ministeriale che supervisiona quanto avviene all’interno del collegio. 

«Il gabinetto del ministero chiede di sapre sapere come io abbia proceduto», spiega Nunziata. «Ora convocherò il collegio dei docenti, il consiglio di amministrazione e il commissario straordinario per le delibere con l’impegno di accelerare quanto più possibile l’iter».

A seguito dell’intervento del governo è possibile che le lungaggini burocratiche - che finora avevanofatto pensare alla possibilità di modificare il regolamento solo in vista del prossimo anno scolastico - lascino spazio ad una più rapida conclusione della vicenda. L’obiettivo è a questo punto quello di arrivare in tempo all’appuntamento del 18 giugno con un nuovo regolamento che possa accogliere le coppie formate anche da studenti dello stesso sesso. È quanto chiede anche il deputato di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, che sul tema ha presentato un’interrogazione parlamentare.

«La scuola è inclusione e non discriminazione», dice il vicepresidente della commissione cultura di Montecitorio. «Dato che il ballo si terrà il 18 giugno, spero che il ministro Patrizio Bianchi intervenga. L’ottusità burocratica non può diventare la cifra dominante della vita scolastica». Il ballo delle debuttanti, tradizione con damigelle in abito lungo e giovanotti in completo scuro, ha sempre riscosso molto apprezzamento tra gli studenti dell’ultimo anno ai quali è riservato. Un rito antico sulle note di valzer viennesi. Il regolamento della scuola non prevede l’abbinamento di coppie omosessuali, un fatto che nei giorni scorsi ha suscitato la reazione dell’Arcigay e dei rappresentanti degli studenti dopo la richiesta di una studentessa di poter partecipare al ballo accompagnata da una ragazza. 

«Ho subito espresso vicinanza agli studenti e manifestato la volontà di andare incontro alle loro richieste, l’unico impedimento è rappresentato dal tempo e i ragazzi questi lo sanno», conclude la dirigente. «Mi rammarica che questa vicenda sia stata strumentalizzata». Sulla questione interviene anche il presidente della Provincia, Francesco Puggelli: «La scuola abbatte le barriere e i pregiudizi», ha scritto su Facebook. «Basta un episodio come questo per far perdere ogni credibilità alle istituzioni agli occhi dei ragazzi. Intendo prendermi a cuore questa vicenda, ho parlato con i ragazzi e lo farò anche con la scuola».