Rivoluzione al Convitto Cicognini. "Al gran ballo anche coppie gay"

Due studentesse fanno richiesta di partecipare in coppia, l’Arcigay le appoggia. La dirigente: "Il regolamento non lo prevede: lo cambieramo"

Un cavaliere e la sua damigella impegnati nel ballo delle debuttanti del 2003

Un cavaliere e la sua damigella impegnati nel ballo delle debuttanti del 2003

Prato, 6 maggio 2022 - Il tradizionale ballo delle debuttanti ripristinato al convitto Cicognini dal 2016 dopo diversi anni di stop, da settembre aprirà alle coppie omosessuali. Questo l’impegno della preside Giovanna Nunziata, dopo le sollecitazioni arrivate dai rappresentanti di istituto e dall’Arcigay Prato-Pistoia che si è fatta portavoce del disagio di alcune studentesse rimaste escluse dalla manifestazione riservata ai licei. Coppie di sole donne e soli uomini non sono ammesse dal regolamento approvato dal cda della scuola, organo di nomina ministeriale che supervisiona tutto ciò che avviene all’interne delle stanze centenarie del Convitto. Compreso il ballo delle debuttanti, finanziato in larga parte dal consiglio di amministrazione. Niente da fare per quest’anno: le coppie omosessuali non saranno ammesse. Gli elementi resteranno quelli della tradizione con la bella fanciulla vestita da sogno accompagnata da un fascinoso cavaliere in abito scuro con cui danzare accompagnati dalle note romantiche dell’orchestra tra due ali di folla che osserva compiaciuta.

L’apertura dimostrata dalla preside, pronta a modificare il regolamento e rendere il ballo aperto alle coppie gay, è stata accolta con favore sia dagli studenti sia dall’Arcigay, che però non nasconde una certa delusione per le studentesse che quest’anno avrebbero desiderato concludere il percorso liceale abbracciate durante il ballo da sogno nei corridoi affrescati del Convitto. "Accolgo volentieri le richieste che sono arrivate dai rappresentanti di istituto e dall’associazione e per questo da settembre attiveremo l’iter necessario a modificare le delibere che riguardano il ballo di fine anno", conferma la dirigente Giovanna Nunziata.

"Perché ciò sia possibile è necessario il via libera del consiglio di amministrazione, del collegio docenti e del commissario straordinario oltre a riservarmi la facoltà di un sondaggio tra famiglie e studenti. Sono disponibile a trattare l’argomento e non ho alcuna preclusione in merito a queste modifiche, lo dimostra anche l’assemblea sui temi dell’omosessualità organizzata a scuola il 24 marzo". Passaggi formali che impongono tempi obbligati: "Il ballo viene organizzato già da febbraio con gli abiti e le prove. Quando ho ricevuto la richiesta degli studenti non c’era più possibilità di modificare la delibera e per questo mi sono impegnata a farlo già dal prossimo anno". Nonostante la delusione delle studentesse che quest’anno resteranno alla porta, l’Arcigay si dice soddisfatta di come si sia conclusa la vicenda: "Alcune ragazze ci hanno contattato perché si sono trovate nella spiacevole condizione di non poter partecipare a questa bella manifestazione perché omosessuali", spiega Marco Saccardi responsabile scuola Arcigay. "È sempre importante un dialogo sul ruolo educativo della scuola come luogo inclusivo e anche nel portare avanti tradizioni adattandole al contesto contemporaneo e inclusivo verso tutte le realtà. Questo riteniamo sia il compito della scuola e il ballo delle debuttanti può essere veicolo per trasmettere valori di inclusione. Siamo fiduciosi e speriamo di poter organizzare nuovi momenti di confronto con gli studenti su questi temi". Chissà cosa ne avrebbe pensato l’ex studente del Convitto Gabriele D’Annunzio, poeta disinibito e sempre fuori dagli schemi tradizionali.