Autolinee Toscane. Ecco il piano di rilancio: "In arrivo 110 nuovi bus”

L’azienda risponde alle polemiche e alle sollecitazioni della politica. Il presidente Bechelli: "Inviata in anticipo la lista degli Euro 2 da cambiare. Serve spirito di collaborazione per affrontare tutte le prossime sfide".

Autolinee Toscane. Ecco il piano di rilancio: "In arrivo 110 nuovi bus entro la fine dell’anno"

Autolinee Toscane. Ecco il piano di rilancio: "In arrivo 110 nuovi bus entro la fine dell’anno"

Sono 110 gli autobus di nuova generazione che viaggeranno a Prato entro la fine del 2025. La proroga del governo allo stop degli Euro 2 non ferma il piano di Autolinee Toscane per rinnovare il parco mezzi. Un tema spinoso, quella del trasporto pubblico locale finita più volte al centro del dibattito istituzionale a causa di disservizi e ritardi nelle corse. Un problema al quale si aggiunge quello legato alla sostituzione dei mezzi inquinanti. Autolinee rivendica il lavoro fatto e parla con i numeri: nel dettaglio a Prato sono già entrati in funzione 31 nuovi mezzi mentre entro la fine dell’anno poco meno della metà dei 250 autobus utilizzati in provincia saranno sostituiti. Nel piano di rinnovamento è previsto anche un finanziamento del Pnrr (che sarà gestito direttamente da Autolinee Toscane), per l’acquisto di 52 mezzi elettrici e la costruzione del deposito e delle infrastrutture di ricarica dei mezzi green entro il 2026. Un piano di sostituzione che arriva in risposta anche ai recenti attacchi politici. Solo pochi giorni fa era stato il presidente della Provincia, Simone Calamai, a sollecitare l’azienda di trasporti a non adagiarsi sui tempi della proroga.

"Ci fa piacere che ci sia stata tutta questa attenzione al tema degli Euro 2, un problema noto dal 2014, anche se dal 2014 al 2021 poco è stato fatto per superarlo", precisa Gianni Bechelli, presidente di Autolinee. "In due anni abbiamo dimezzato gli Euro 2, acquisito 300 mezzi, entro il 2024 supereremo la presenza degli Euro 2 ed entro il 2025 degli Euro 3. Un impegno anticipato rispetto agli impegni di gara che ci è stato riconosciuto dalla Regione. Ma è proprio per questo che è necessario collaborare: si tratta di un impegno enorme, sia finanziario che organizzativo".

A mettere i bastoni tra le ruote al piano di sostituzione dei mezzi c’è anche il mercato: "Serve collaborazione anche per le difficoltà del settore della produzione di questi mezzi, in ritardo in tutta Europa", chiarisce Bechelli. Autolinee Toscane avrebbe avuto tempo fino al 15 gennaio per segnalare gli autobus Euro 2 presenti nel proprio parco mezzi e quindi ottenere la proroga. Un passaggio che l’azienda del Tpl ha già fatto: "Per quanto riguarda le informazioni da consegnare al governo, l’elenco dei mezzi è già stato inviato da tempo, tramite la Regione, perché siamo state tra le prime aziende in Italia a porre il problema dello stop, dal febbraio 2023". E infine una stoccata per chiudere le ultime polemiche: "Lo spirito collaborativo è comunque quello necessario per le sfide che ci attendono nei prossimi anni – conclude il presidente – per questo siamo sempre stati disponibili ad incontrare gli enti locali, come abbiamo fatto anche recentemente a Prato e continueremo a fare. Ricordiamo che comunque c’è un confronto continuo sul servizio tramite il gruppo tecnico territoriale della Provincia, organo guidato dai tecnici dell’ente e presieduto da Calamai".

Silvia Bini