"Autobus, tornare ai vecchi orari". Raccolte 250 firme in poche ore. FdI attacca Regione e Autolinee

La richiesta è la sospensione della fase sperimentale T2 dopo i tanti disservizi in tutta la provincia. Il partito di Meloni sarà in piazza con il banchetto anche il prossimo weekend: "Subito risposte concrete".

"Autobus, tornare ai vecchi orari". Raccolte 250 firme in poche ore. FdI attacca Regione e Autolinee

"Autobus, tornare ai vecchi orari". Raccolte 250 firme in poche ore. FdI attacca Regione e Autolinee

Duecentocinquanta firme per chiedere la sospensione della fase T2 del piano sul trasporto pubblico locale su gomma, e invocare il ripristino di tutte le precedenti corse per studenti e pendolari. E’ quanto raccolto in un pomeriggio da Fratelli d’Italia che ha allestito in piazza del Duomo un banchino per sensibilizzare la cittadinanza sul tema del tpl. La mobilitazione arriva a seguito di un mese di proteste da parte dell’utenza sui disservizi nel tpl. Ritardi e corse saltate giustificate inizialmente da Autolinee Toscane per via dell’alluvione, con una decina di mezzi della flotta danneggiati, ma che poi sono proseguiti anche nelle settimane successive, portando la Regione Toscana ad annunciare sanzioni verso il gestore del tpl toscano. Ora il partito della leader Giorgia Meloni chiede concretezza ad Autolinee Toscane e alla Regione, per arrivare a soluzioni precise per l’utenza. La mobilitazione su scala provinciale di Fratelli d’Italia andrà avanti anche nel prossimo weekend, con un altro banchino in centro storico a cui prenderanno parte dirigenti del partito, militanti e simpatizzanti, con l’obiettivo di quantomeno raddoppiare il numero di firme raccolte contro l’attuale modalità di gestione del tpl in Toscana e a Prato.

Le firme si affiancano alle mozioni presentate in consiglio regionale e nei vari consigli comunali del territorio pratese. "I cittadini hanno a cuore questo tema – spiega il presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Matteo Mazzanti –. I risultati della nostra raccolta firme sono un’ulteriore testimonianza che i disagi sono reali e sentiti. Per questo nel prossimo weekend saremo di nuovo in centro storico ad ascoltare i pratesi e a fare campagna di sensibilizzazione sul problema. Si parla tanto di mobilità sostenibile e transizione ecologica, ma senza livelli di servizio adeguati, restano soltanto slogan vuoti. La Regione Toscana ci ha portato in questa situazione e adesso deve assumersi le proprie responsabilità".

Fratelli d’Italia oltre a chiedere la "sospensione" e il "rinvio" della fase del T2, invita la Regione Toscana a proporre il ripristino completo dei precedenti servizi fino al termine dell’anno scolastico 20232024, e caldeggia verso i gestori del tpl "un’attenta analisi che i tagli avranno sulle comunità locali". Infine, alla luce dei disservizi di queste settimane, Fratelli d’Italia si schiera a fianco dei cittadini per iniziative legali a tutela dei passeggeri del tpl da concertare assieme ai Comuni e alla Provincia di Prato. "La somma di ritardi e disagi sta diventando sempre più inaccettabile – concludono da Fratelli d’Italia -. Adesso dopo tavoli, tante parole e promesse da parte degli amministratori di centrosinistra è arrivato il momento di dare risposte concrete all’utenza del tpl e a tutta la cittadinanza".