
di Francesco Bocchini
Ci risiamo: riparte l’assalto ai tamponi, specialmente quelli rapidi. Se a novembre e all’inizio di dicembre si era registrato un leggero calo nelle richieste dei test, con le farmacie finalmente tornate a respirare e a concentrarsi sul lavoro da banco, ora la musica è tornata quella di ottobre. Con una novità: ancora più che gli appuntamenti per effettuare i tamponi in farmacia, sono i test autodiagnostici quelli più desiderati. Peccato però che non se ne trovino quasi piùvisto che sono andati a ruba negli ultimi giorni. Sugli scaffali iniziano a scarseggiare e questo spinge i clienti a cercare di aggiudicarsi uno degli ultimi posti liberi nelle agende dei farmacisti per sottoporsi al tampone nei prossimi giorni. C’è una corsa soprattutto agli appuntamenti della vigilia di Natale. In tanti, per tutelare soprattutto le persone più anziane, vogliono presentarsi ai pranzi e alle cene con parenti e amici con la sicurezza di essere negativi al Covid-19. Una sorta di accordo collettivo per evitare di creare piccoli focolai. Un’assunzione di responsabilità lodevole, ma che sta creando un certo ingorgo dentro e fuori le farmacie, dove si ingrossano le code di chi attende di effettuare il test. "La situazione comincia a essere complessa", dice Sergio Bottari, titolare dell’omonima farmacia in viale della Repubblica, nonché presidente di Federfarma Toscana. "Fino a qualche settimana fa registravamo una diminuzione delle richieste di tamponi. Ma ora le richieste sono tornate a essere tante e questo mette in difficoltà il lavoro di noi farmacisti. Anche perché posso confermare che i tamponi autodiagnostici stanno diventando introvabili". Oltre a chi è interessato al test in vista del pranzo di Natale e per Santo Stefano, e a chi regolarmente da oltre due mesi, non essendo vaccinato, si sottopone al tampone per lavorare, ecco che in farmacia arrivano anche persone che sospettano di essere state contagiate dal Covid, magari a causa di contatti stretti con positivi oppure al presentarsi di alcuni sintomi. "L’innalzamento delle richieste di tamponi credo sia dovuto in primis alla crescita considerevole dei casi", spiega Pietro Brandi, titolare della farmacia Etrusca in via Pistoiese. "Le persone vogliono stare tranquille e quindi si sottopongono ai test, magari anche solo per precauzione. In questo senso, il fattore Natale sta giocando un ruolo importante". La musica non cambia spostandosi alla farmacia del Pino in via Galcianese. "Stanno arrivando tanti clienti che vogliono proteggere i soggetti più fragili in vista delle festività che trascorreranno tutti insieme. Sinceramente mi aspettavo un calo delle richieste nettamente più considerevole dopo il boom di ottobre", racconta il titolare della farmacia, Raffaele Napolitano. "In questo momento le persone sono davvero spaventate. Colpa dei dati sui contagi e delle quarantene scolastiche, e quindi capita che anche per il minimo sintomo vengano a sottoporsi al tampone o cerchino quelli fai da te", aggiunge Giacomo Franchi, titolare della farmacia Nera. "Siamo di nuovo alle corde. Le nostre agende sono piene per i prossimi giorni, specie per la vigilia e per il 31".