È stato già individuato il responsabile che la scorsa notte ha affisso davanti alla facciata del liceo Livi-Brunelleschi uno striscione contro la scelta della scuola di aderire alla certificazione Alias, ossia la scelta di dare la possibilità agli studenti che ne faranno richiesta di utilizzare all’interno della scuola il nome al quale si sentono più affini. Una iniziativa contestata dallo striscione, appeso e subito rimosso, davanti al liceo di via Marini. "Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno... Stop Gender", questa la scritta a caratteri cubitali affissa da un giovane, maggiorenne, vicino all’ambiente di estrema destra, che è già stato individuato dai carabinieri grazie alle telcamere presenti a scuola e nella zona. Nel video, analizzato dai carabinieri intervenuti sul posto, si vede bene il ragazzo arrivare con la propria auto in via Marini e appendere lo striscione alla ringhiera dell’istituto. La posizione del giovane è al vaglio dei carabinieri, anche se non sarebbero stati riscontrati profili perseguibili penalmente. Non si evidenziano discriminazioni, offese né danneggiamento. Il liceo Livi è l’unica scuola superiore pratese a garantire alle studentesse e agli studenti la possibilità durante il periodo scolastico in transizione di genere, un’identità idonea al momento che stanno vivendo. Oggi gli studenti del Livi-Brunelleschi possono quindi chiedere, e ottenere, di essere chiamati con un nome diverso da quello registrato all’anagrafe, un nuovo nome di battesimo che apparirà sul registro elettronico e in calce a un compito in classe o con il quale il docente chiamerà lo studente alla cattedra per l’interrogazione. Un caso simile accadde la scorsa estate, a giugno 2022, quando davanti al Convitto Cicognini fu affisso uno striscione (in qual caso firmato da Etruria 14, gruppo di estrema destra) contro la scleta della scuola di aprire il ballo di fine anno anche alle coppie gay.
Si.Bi.