SARA BESSI
Cronaca

I medici che analizzano i tamponi: "Per noi non c’è orario, solo lavoro"

Viaggio nel laboratorio del Santo Stefano dove si processano mille test al giorno senza staccare mai. "I ritardi di metà ottobre sono superati. Adesso siamo in grado di dare risposte nel giro di 48 ore"

Ismaele Fusco, direttore del laboratorio analisi dell’ospedale (foto Attalmi)

Prato, 11 novembre 2020 - Qui dentro si lavora sette giorni su sette, 24 ore su 24 processando in media 950 tamponi molecolari e 300 tamponi antigenici al giorno. Tutto senza abbandonare l’attività di analisi di routine, quella che non ha niente a che vedere con il Covid. Circa 827 prelievi provenienti dall’esterno e 250 dai reparti dell’ospedale. E’ la carta d’identità del laboratorio di analisi del Santo Stefano, guidato da Ismaele Fusco nel ruolo di direttore facente funzione, che insieme a 54 tecnici e 10 dirigenti tra medici e biologi, sta fronteggiando la pressione causata dallo tsunami coronavirus con l’incremento di test da validare e gli intoppi di un sistema, che a metà ottobre, ha provocato un impasse piuttosto evidente nella refertazione degli esami.

«Ma adesso ci siamo rimessi in pari nella processazione e nella validazione dei referti. Non ci siamo risparmiati, nessuno: tutti abbiamo dato il massimo validando i referti anche nelle ore notturne in reperibilità", spiega Fusco che assicura come oggi il laboratorio sia finalmente uscito dai ritardi nelle risposte vissuti da tanti pratesi sulla propria pelle.

"Nella seconda metà di ottobre è stata registrata una crescita esponenziale del numero di tamponi e contestualmente abbiamo dovuto fare i conti con la mancanza di reagenti", racconta. "Una combinazione che ha provocato un effetto micidiale. Sono rimasti indietro più di 2.500 tamponi. Voglio tranquillizzare i cittadini sul fatto che il materiale biologico è stato conservato in maniera corretta. La stabilità dei tamponi è garantita per due settimane e nel caso in cui i tempi si fossero allungati, li avremmo conservati in un apposito congelatore".

Il laboratorio ha percorso l’unica strategia possibile per uscire dallo stallo, ovvero "raddoppiare i turni di lavoro dei tecnici e dei dirigenti per i giorni necessari al recupero dei tamponi rimasti indietro. Il picco massimo è stato raggiunto domenica 26 ottobre quando abbiamo processato 1.487 tamponi molecolari. In quello stesso periodo sono stati attivati anche i test antigenici rapidi, che nei casi dubbi richiedono conferma con test molecolare".

Test antigenici che vengono analizzati solo a Prato, al Meyer e ora anche nel laboratorio di Pistoia. "Voglio ringraziare tutta la squadra per quanto sta facendo", aggiunge Fusco, che poi spiega qual è il percorso che i tamponi fanno una volta inviati al laboratori analisi. "E’ stata attivata una cabina di regia incaricata di smistare i flussi dei campioni nei laboratori dell’Asl. Le postazioni drive through inviano i tamponi a fine giornata. In laboratorio la provetta è sanificata in una stanza a pressione negativa per poi passare al check in. Infine è indirizzata al macchinario apposito".

Sono due i macchinari per processare i tamponi molecolari: il primo analizza 96 tamponi nell’arco di cinque, l’altro 72 in sei ore. A questi è stato aggiunto un estrattore automatico che fa guadagnare il tempo di preparazione. A questo punto il risultato passa nelle mani del medico o del biologo, incaricati di validare l’esito e decidere se effettuare una eventuale ripetizione della procedura: un’operazione che richiede un’altra ora di lavoro. La validazione finisce in tempo reale all’ufficio d’Igiene.

I medici di famiglia e i pazienti possono consultare il referto sulla piattaforma digitale regionale oppure nel fascicolo sanitario (se attivato), dopo che è stata firmato dal medico Covid. Il tempo di attesa per le risposte è di 24-48 ore a partire da quando è fatto il prelievo. Invece, i test antigenici sono analizzati con un macchinario differente, collocato in una stanza a pressione negativa: accorgimento necessario perché in questo caso il virus è attivo. Al laboratorio del Santo Stefano ne possono essere processati da un minimo di 300 a un massimo di 500 al giorno. "I tempi potrebbero essere più veloci ma il 30% dei campioni necessita di conferme sulla linea molecolare e le risposte arrivano 48-72 ore dopo".