
Un’immagine della festa degli alpini
Inaugurato il monumento che celebra la forza di rialzarsi degli alpini e di tutti coloro che non si arrendono. Il taglio del nastro del monumento al giardino "Alpini d’Italia" di via Riva a Bagnolo è stato uno dei momenti più emozionanti della due giorni di festa per il 50esimo anniversario di fondazione del Gruppo Alpini di Montemurlo e per il raduno sezionale del Gruppo Alpini di Firenze che si è tenuta lo scorso fine settimana.
L’opera d’arte, circondata da una colorata aiuola di fiori, nasce dalla volontà degli Alpini di Montemurlo di lasciare un segno tangibile e duraturo del loro impegno a favore della comunità. Tanti i cittadini presenti all’inaugurazione, alla quale ha preso parte anche la fanfara alpina Girasole di San Zenone degli Ezzelini a sottolineare la solennità del momento. Presente anche la giunta comunale, il comandante della Tenenza dei Carabinieri di Montemurlo, il capitano Quintino Preite e la deputata Erica Mazzetti.
Il sindaco Simone Calamai ha ricordato il forte legame che lega gli alpini alla comunità di Montemurlo: "Un nonno, una bambina, un libro. La memoria che genera futuro. Questo monumento è una meravigliosa testimonianza di una comunità che, restando unita, anche nelle avversità, si è sempre rialzata più forte. Grazie agli Alpini e ai valori che rappresentano".
La scultura è stata progettata da Marco Nocchi su un’idea di Enrico Biganzoli e raffigura un nonno Alpino in piedi che, con un gesto di amore e saggezza, porge un libro aperto alla sua nipotina, anche lei in piedi di fronte a lui. Il manufatto è composto da due lastre d’acciaio corten, alte circa due metri, incise a taglio laser dall’azienda Gioli Novileno di Vicopisano. L’ immagine simboleggia l’importanza di trasmettere ai più giovani i valori di cui gli Alpini sono portatori: lealtà, forza, generosità e impegno verso il prossimo. Un dettaglio particolarmente toccante si trova sul libro aperto: la scritta "Spesso caduti ma sempre rialzati", posta volutamente a pagina 33, in omaggio all’ inno degli Alpini. Questa frase racchiude l’insegnamento più grande quello del nonno alla bambina e, per estensione, degli Alpini a tutta la comunità: di fronte alle difficoltà e alle cadute, bisogna trovare la forza di rialzarsi.
La due giorni di festa si è chiusa domenica scorsa con il raduno sezionale e la sfilata degli alpini di Montemurlo e di vari gruppi alpini del raggruppamento di Firenze per le strade imbandierate con il tricolore. Alla manifestazione ha preso parte anche il presidente della Regione Eugenio Giani.