REDAZIONE PRATO

Alluvione, tre mesi dopo la devastazione

Le alluvioni causano danni e vittime. Piogge intense, siccità e argini fragili sono le cause principali. Le conseguenze sono gravi, come testimonia il titolare di un'azienda colpita. Misure preventive e risarcimenti insufficienti evidenziano la necessità di interventi più efficaci.

Alluvione, tre mesi dopo la devastazione

Le cause e le conseguenze

di un’alluvione. Le alluvioni sono tra le manifestazioni più frequenti del dissesto idrogeologico che non solo arrecano danni a edifici, industrie, vie di comunicazione e zone agricole, ma hanno un costo anche in termini di vite: cinque sono state le vittime del maltempo del 2 novembre.

La prima causa diretta delle alluvioni sono le piogge intense e abbondanti; la seconda è la siccità dei terreni; la terza è lo stato dei corsi d’acqua a partire dagli argini che possono straripare e inondare il territorio. Abbiamo intervistato Lorenzo Guazzini, titolare di Montezemolo, che ha subìto ingenti danni durante.

Quali considerazioni

si sente di fare a tre mesi dall’accaduto?

"L’alluvione poteva essere preventivata dallo Stato, e quindi, per evitare, o almeno limitare, i danni, si sarebbero dovuti innalzare gli argini dei fiumi e rinforzare le varie strutture a rischio allagamento. La mia azienda, come tante altre, si è allagata e ha perso merci, arredamento e mezzi

di trasporto. Il giorno dopo l’accaduto i lavoratori sono stati al mio fianco in fabbrica a spalare il fango. Se l’alluvione fosse stata prevista avremmo barricato la struttura, messo al riparo le merci e l’arredamento e così avremmo potuto limitare le perdite. Purtroppo non tutti i danni sono stati risarciti e molti pagano tuttora le conseguenze di questo disastro".