SARA BESSI
Cronaca

"Emergenze, servono 400 milioni", Biffoni alla carica per avere i ristori. Gli artigiani: "Stop alle scadenze"

Il sindaco al governo: "La moda non aspetta, il più grande distretto tessile europeo non si può fermare". Cna e Confartigianato vogliono un aiuto per le tasse. Ma esecutivo e Regione litigano sui documenti

Prato, 23 novembre 2023 – Il conto alla rovescia per le scadenze fiscali del 30 novembre agita le notti degli imprenditori con le aziende alluvionate. Impantanate e ancora in vistosa difficoltà nel far ripartire i macchinari sepolti da acqua, fango e detriti, sentono il peso del versamento della seconda rata di acconto per imposte sui redditi (Ires/Irpef) e Irap, l’invio della dichiarazione dei redditi e Irap relative al 2022, l’effettuazione degli investimenti su beni materiali Industria 4.0 e comunque prenotati entro il 31 dicembre 2022.

L’altra faccia connessa al distretto è quella del disagio in cui versano le famiglie spogliate di case e mezzi per spostarsi dalla tempesta di venti giorni fa. Al momento si brancola nella nebbia: segnali concreti dei ristori annunciati non sono visibili e il sindaco Matteo Biffoni non ci sta. "Ci vogliono subito 300-400 milioni di euro per aiutare gli imprenditori a sistemare i macchinari, farli ripartire e per sostenere le famiglie che hanno perso tutto. Perché ad esempio non c’è nulla per le auto danneggiate?". Un primo indispensabile step per il sindaco in attesa che le procedure dei ristori possano prendere la piega giusta. "La moda non aspetta", incalza Biffoni in un video pubblicato sui profili social del Pd Toscana. Per questo "è necessario un intervento urgente del Governo per rimettere in moto la macchina ed evitare che, giorno dopo giorno, ci siano commesse o clienti in meno". Sulla scia del primo cittadino si inserisce l’appello congiunto di Confartigianato e di Cna di Prato e Pistoia al Governo e alle istituzioni.

«A quasi un mese dall’alluvione non ci sono segnali relativi a ristori o contributi volti a far ripartire il sistema produttivo. Se in questo momento non siete in grado di darci risorse, almeno non toglieteci quelle che abbiamo", chiedono i presidenti di Confartigianato Prato, Luca Giusti, e Pistoia Alessandro Corrieri, e di Cna Toscana Centro, Claudio Bettazzi. Che invitano a considerare che "la ripresa dei pagamenti dei tributi sospesi avvenga senza sanzioni, interessi e oneri accessori, anche a rate".

Poca chiarezza e rimpallo di competenze tra Governo e Regione sullo stop ai tributi. Palazzo Chigi, qualche giorno fa, ha detto che " la rimessione per gli adempimenti fiscali e contrutivi sarà inserita nel primo veicolo normativo utile" ma solo "all’esito dell’istruttoria necessaria a completare l’elenco dei Comuni, in presenza di una riserva della Regione di indicarne altri". Istruttoria (30 giorni) a carico del commissario straordinario Eugenio Giani: per la Regione la sospensione delle scadenze fiscali non dipende dal commissario e il Governo non avrebbe bisogno di altri documenti oltre a quelli già inviati (i 62 comuni coinvolti nella calamità).