
Giancarlo Abete e Desiree Denaro (Scholas)
Una mattinata all’insegna deio valori dello sport, per un convegno sull’importanza della pratica sportiva che allena non solo all’agonismo. E proprio "Allenare la Vita" era il titolo dell’appuntamento di chiusura del ciclo di iniziative organizzate da CSL Prato Social Club, Confartigianato Imprese Prato, Panathlon Club Prato e Salesiani per il Sociale Oratorio Sant’Anna nell’ambito della rassegna "Lo Sport come Strumento di Crescita Sociale e Culturale". Ieri mattina nella sede della Fondazione Opera Santa Rita si è tenuto l’ultimo incontro. Un incontro moderato dal caporedattore de La Nazione di Prato, Luigi Caroppo, dal quale sono emerse proposte da seguire con attenzione (come quella, lanciata dal presidente del comitato toscano della Figc Lnd Paolo Mangini, di lavorare per organizzare a livello italiano la "partita applaudita"). Non sono mancati i relatori d’eccezione, iniziando dal presidente della Lega Nazionale Dilettanti ed ex-presidente della Figc Giancarlo Abete. Interessanti gli interventi di Desiree Denaro (referente progetti internazionali Scholas Occurrentes), di don Miguel Cardoso (responsabile sport del Dicastero cultura/educazione del Vaticano) e di Roberto Ghiretti (vice presidente nazionale Special Olympics) che ha esaltato il valore sport come strumento di inclusione sociale.
"Anche in una città come Prato, famosa per il tessile, che vive l’immigrazione in maniera significativa e ha una certa dimensione di impiantistica sportiva – ha commentato il presidente Abete – come Lega Nazionale Dilettanti, stiamo facendo lo sforzo di promuovere sempre più una dimensione in cui la competitività deve andare di pari passo con i valori ed il sociale: senza etica non si parla di sport. Abbiamo inserito la "giustizia riparativa" dal prossimo 1 luglio, abbiamo squadre che fanno attività agonistica in carcere. Lo sport è entrato in Costituzione nel 2023, ora bisogna farlo diventare un dettato costituzionale".
In apertura di convegno significative anche le parole del vescovo Giovanni Nerbini che ha invitato tutti a combattere il "virus del protagonismo a tutti i costi", ad esaltare i valori autentici dello Sport ("Anche l’umiltà e la sofferenza") e a prendere in considerazione anche che la panchina "ogni tanto fa bene".
Il convegno ha avuto attenzione anche alle radici ed al territorio. Ieri mattina c’è stato anche un omaggio a Rodolfo Becheri: alla presenza della figlia Antonella (che è intervenuta ricordando le qualità del babbo) è stato distribuito l’opuscolo "Rifarei tutto daccapo", nel quale lo "storico" dirigente e talent scout del calcio pratese scomparso nel 2019 ha ripercorso il suo rapporto con il pallone e la sua visione dello sport per la vita.
G.F.