REDAZIONE PRATO

Allagamenti a La Querce: "Nessuno interviene"

Sos a Comune e Publiacqua sul problema di acque e detriti che corrono dalla Calvana quando piove forte

Ci risiamo. Passano gli anni in via del Guardingo, una traversa di via Firenze a La Querce, ma la situazione relativa alla fognatura e alla gestione dell’acqua piovana proveniente dalla Calvana non trova soluzione. Anzi, i residenti di via del Guardingo, via Mugellese e via Baccio Bandinelli sono sempre più preoccupati per le conseguenze derivanti dalle improvvise bombe d’acqua che ormai caratterizzano i temporali degli anni Duemila. Perché oltre a un vero e proprio fiume d’acqua che allaga il quartiere, dalla Calvana arrivano pure detriti di grandi dimensioni diretti verso le abitazioni.

"Quando è stata progettata via Baccio Bandinelli, ai lati c’erano i canali di scolo – racconta una residente, Maria Grazie Mannelli –. Poi, con le successive riasfaltature, i passaggi laterali dell’acqua sono stati coperti dal catrame e le poche e piccole caditoie presenti non sono in grado di reggere tutta la mole d’acqua che scende dalla Calvana". L’acqua proveniente dalla discesa di via Baccio Bandinelli si va a scontrare proprio contro le abitazioni, come testimoniato dai segni presenti sulle case. Il problema, però, come raccontano i residenti della zona, non è solo rappresentato dai disagi per gli allagamenti ("Quando piove è impossibile uscire di casa"), ma anche dalla sicurezza di chi passa a piedi o in auto. "Tutti questi sassi che cadono da via del Poggio possono fare male ai passanti – prosegue Mannelli – . E’ inaccettabile dovere convivere con la paura che possa succedere qualcosa di brutto. Noi chiediamo da anni risposte al Comune e a Publiacqua, ma nonostante anche una petizione non siamo mai riusciti a ottenere qualche risultato. L’ultima raccolta firme risale al 2018, ora speriamo che in questa legislatura le cose possano cambiare".

Del caso si occupa da anni anche il capogruppo del Partito democratico, Marco Sapia, che sul tema ha cercato di coinvolgere sia gli uffici tecnici del Comune che quelli di Publiacqua. "Qui servono un progetto ben definito e risorse per effettuare i lavori - sottolinea Sapia -. C’è bisogno di un drenaggio dell’acqua a monte di via del Poggio, altrimenti gli allagamenti e la caduta di detriti non finiranno mai. A mio avviso non basta nemmeno aumentare il numero e la portata delle caditoie". Sapia chiederà nuovamente agli uffici Ambiente e Strade del Comune, e a quello tecnico di Publiacqua, di riunirsi per delineare una soluzione condivisa: "Sono i tecnici che devono trovare una soluzione definitiva per il quartiere – conclude –. La questione era già stata studiata nell’ambito del piano operativo, però adesso è arrivata l’ora che trovi una concretizzazione reale. I residenti de La Querce ormai aspettano risposte risolutive da troppi anni".

Stefano De Biase