Alibaba punta su Prato Fratelli d’Italia scettico verso il colosso cinese "Opportunità o danno?"

I consiglieri di centrodestra sollevano perplessità per l’interesse verso il distretto: "L’e-commerce rappresenta un bacino di espansione ma in rete è bene essere sicuri della privacy e della tutela del know-how".

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Alibaba punta su Prato Fratelli d’Italia scettico verso il colosso cinese "Opportunità o danno?"

Opportunità o danno? Se lo chiedono Alessandro Capecchi consigliere regionale e Tommaso Cocci, consigliere comunale di Fratelli d’Italia in merito all’attenzione che il colosso Alibaba.com ha dimostrato verso Prato. "L’esigenza delle piccole e medie imprese del nostro territorio nel collocarsi nell’e-commerce è un tema fondamentale per lo sviluppo del tessuto economico. Proprio perché siamo davanti ad un tema strategico, la politica è tenuta a seguire e, quando necessario, attenzionare i processi in atto - scrivono in una nota congiunta i due esponenti di FdI -. Abbiamo appreso da La Nazione che il colosso cinese dell’e-commerce Alibaba.com ha fatto tappa anche al Pin di Prato. Una visita che alla finalità accademica ha affiancato l’intento commerciale della multinazionale di inserirsi nell’importante mercato costituito dal nostro tessuto di piccole-medie imprese". A creare perplessità sono i legami con la Cina: il distretto tessile è un bacino strategico per l’economia in grado di far girare milioni di euro oltre che essere in grado di produrre eccellenza.

"La libertà d’impresa è fondamentale e proprio per questo sull’iniziativa di Alibaba deve essere riposto da una parte interesse ma dall’altra anche cautela, dato che nei fatti siamo alla presenza di una società di Stato cinese, Paese con cui l’Italia storicamente condivide tanti interessi, ma con cui ad oggi differisce su obiettivi strategici dalla transizione ecologica alla guerra in Ucraina - aggiungono -.Il sistema dell’e-commerce non investe solo la dimensione commerciale ma significa profilazione di dati e trasmissione di know how. La politica, davanti ad iniziative come quelle di Alibaba.com, deve mantenere un approccio critico che tenga in considerazione lo sviluppo economico e la sicurezza di un potenziale patrimonio di informazioni sull’economia toscana in mano ad un altro Stato". I dubbi dei consiglieri del partito di Giorgia Meloni, riguardano soprattutto la sicurezza delle produzioni pratesi e delle imprese che nel mare magnum di internet potrebbero essere messe a repentaglio da politiche meno stringenti di quelle italiane in tema di privacy e garanzie soprattutto del Made in. Da qui la richiesta di rassicurazioni diretta anche alla politica.

"Il nostro stato di diritto contempla una stingente normativa sulla privacy ed un Garante dedicato, insomma forme di tutela a cui la Cina è lontana e rassicurazioni in tal senso devono essere richieste ad operatori come Alibaba.com, quando operano all’interno del nostro territorio. L’e-commerce abbraccia tanti aspetti della vita personale e la profilazione di migliaia di aziende e milioni di consumatori, anche alla luce dell’avvento della tecnologia 5G, è un aspetto che investe la sicurezza nazionale, che deve trovare un punto di equilibrio con la libertà d’impresa".

E ancora: "Non vorremmo che da parte della Regione Toscana e del Comune di Prato si ripercorressero gli stessi errori del passato, dato che già nella parabola del distretto tessile pratese si è visto l’assoluto disimpegno di questi enti nel tutelare gli interessi, lo sviluppo e la sicurezza del nostro sistema produttivo davanti ad iniziative straniere potenzialmente predatorie. Non consentiremo che certi errori si ripetano".