REDAZIONE PRATO

Al Politeama. Magia solidale con Luca Bono

L’illusionista sarà in scena il 22 ottobre: spettacolo di beneficenza per un progetto della Caritas .

Al Politeama. Magia solidale con Luca Bono

L’illusionista Luca Bono torna a Prato per lasciare a bocca aperta grandi e piccini con le sue sorprendenti arti magiche. L’artista sarà in scena al teatro Politeama domenica 22 ottobre alle 18 e l’incasso sarà destinato a uno scopo benefico: sostenere il nuovo progetto della Caritas "Una casa per ricominciare". Si tratta di una opera segno pensata per offrire un alloggio temporaneo ai detenuti arrivati a fine pena che una volta usciti dal carcere non hanno un posto dove andare, anzi dove poter ricominciare.

Luca Bono è considerato uno degli illusionisti più talentuosi della sua generazione. Ha 31 anni e quando ne aveva soltanto 17 ha vinto il campionato italiano di magia, due anni dopo, nel 2012, si è aggiudicato il Mandrake d’Or, premio riconosciuto come l’Oscar dell’illusionismo. In ottanta minuti Luca racconta la sua storia di ex corridore di go kart che a seguito di un incidente, e incuriosito dal fratello maggiore, si avvicina al mondo magico scoprendo un universo artistico e culturale impensato. Al suo fianco Sabrina Iannece, artista ed assistente che da cinque anni lavora al fianco del giovane illusionista e che in questo spettacolo è co-protagonista. La regia e la direzione artistica sono di Arturo Brachetti. I biglietti per lo spettacolo "L’illusionista" si possono acquistare sui circuiti TicketOne e Box Office, oppure alla biglietteria del Politeama (informazioni lucabono.com). Il progetto "Una Casa per ricominciare" prevede la realizzazione di sei stanze con bagno e angolo cottura privati in una struttura di proprietà della Diocesi, mentre al piano terra ci saranno alcuni spazi comuni e la presenza di un operatore dedicato. È prevista la presenza di un laboratorio dove svolgere attività formative o lavorative. "Vogliamo che ogni ospite sia autonomo – sottolinea Umberto Ottolina, presidente della Fondazione Solidarietà Caritas, che gestirà il servizio –, perché è dall’autonomia che inizia il cammino verso il reinserimento sociale". "E’ un nuovo passo nel contrasto alla recidiva – spiega don Enzo Pacini, direttore della Caritas e cappellano del carcere della Dogaia –, perché chi esce da un periodo di detenzione si trova in difficoltà e se qualcuno non lo accompagna in percorsi di autonomia, è probabile che torni a delinquere".