REDAZIONE PRATO

"Aiuto, ho fame". E i carabinieri cucinano

Un uomo telefona alla centrale dell’Arma con una richiesta singolare nei giorni in cui la città si svuota per le vacanze. E viene accontentato

"Ho fame e sono da solo in casa. Aiutatemi". L’insolita richiesta di soccorso è arrivata alla centrale operativa dei carabinieri di Prato alla vigilia di Ferragosto, quando la città, sebbene non del tutto deserta, contava anche quest’anno un numero ridotto di presenze. I carabinieri della sezione Radiomobile non si sono tirati indietro. E così due militari si sono improvvisati ai fornelli per cucinare all’anziano solo un piatto di pasta.

Ad aprire la porta di casa ai militari è stato un uomo di 65 anni che soffre di problemi di alcolismo e che nei giorni in cui la città si svuota e in tanti restano soli, ha pensato di trovare un aiuto certo nei carabinieri. L’uomo, che era comunque in buone condizioni di salute diversamente da quanto indicato nella telefonata al centralino, aveva in casa delle scorte si cibo sufficienti per mangiare. I militari hanno comunque verificato la sua situazione personale e hanno scoperto che l’uomo, pur vivendo da solo, viene accudito normalmente dai familiari e da alcune associazioni assistenziali sia per i rifornimenti alimentari che per la cura dell’appartamento. Purtroppo deve però fare i conti con improvvisi sbalzi di umore tanto che capita talvolta che rifiuti gli aiuti che gli arrivano sia dai parenti che dalle associazioni di volontariato impegnate nel portargli sostegno. Che cosa ha dunque spinto il 65enne a invocare la presenza dei carabinieri la vigilia di ferragosto? Probabilmente non tanto la fame, quando piuttosto la necessità - riassumono gli stessi carabinieri protagonisti dell’intervento - di riempire un lungo momento di solitudine, che si fa più forte soprattutto nei giorni della festa. I militari hanno immediatamente compreso quale fosse la reale urgenza dell’uomo: una presenza, due chiacchiere e la vicinanza umana in una giornata evidentemente non facile da affrontare. Così i carabinieri non hanno disdegnato di mettersi ai fornelli per cucinargli un piatto di pasta e fargli compagnia chiacchierando del più e del meno. La presenza della pattuglia e la familiarità dimostrata hanno rincuorato e tranquillizzato l’uomo che ha ringraziato i militari quando sono ripartiti per altre emergenze.