Abusi sull’allieva, stangata al maestro di judo

Condannato a 5 anni e mezzo per violenza sessuale su minore. Le molestie avvenivano in palestra durante le sedute di massaggi

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Una stangata. E’ quella che ha inflitto ieri il giudice per l’udienza preliminare di Prato nei confronti di un anziano maestro di judo accusato di aver molestato sessualmente un’allieva, 14 anni, durante alcune sedute di massaggi all’interno della palestra di arti marziali in via Battisti. L’uomo, 76 anni, assistito dagli avvocati Massimo Taiti e Paolo Tresca, è stato condannato in rito abbreviato a cinque anni e mezzo. Il giudice ha anche fissato una provvisionale di 20.000 euro in favore della ragazzina che si è costituita parte civile assistita dall’avvocato Roberta Roviello. Il giudice ha evidentemente accolto in pieno la ricostruzione fornita dal pubblico ministero Valentina Cosci che ha calcolato la pena partendo dal minimo previsto per legge, sei anni, a cui è stata aggiunta l’aggravante della minore età della vittima affidata al maestro per motivi di istruzione, che ha fatto schizzare la pena a 8 anni poi ridotti di un terzo per il rito.

L’anziano venne arrestato nel settembre di un anno fa dalla squadra mobile, diretta da Alessandro Gallo, dopo la denuncia della ragazzina. Finito ai domiciliari chiese di poter cambiare residenza per scontare la detenzione altrove in quanto trovò nella cassetta della posta alcune lettere con minacce.

Secondo quanto emerso dalle indagini, la ragazzina seguiva i corsi di judo del maestro da quando era piccola. "Aveva stima e piena fiducia nel suo insegnante, si affidava a lui e lo considerava una vera e propria guida. C’era un rapporto quasi di sudditanza", spiegò il dirigente della Mobile il giorno dell’arresto. Il rapporto fra i due, però, cominciò a cambiare. Le attenzioni del maestro nei confronti della ragazza divennero sempre più pressanti. L’insegnante – secondo quanto accertato dalle indagini – praticava alla giovane massaggi in palestra e durante le sedute sarebbero avvenute le molestie. Il maestro – come ha denunciato la vittima agli inquirenti e alla psicologa che l’ha seguita ritenendola in grado di intendere e volere e credibile nell’esposizione dei fatti – andava oltre a quelle normali manovre che si eseguono durante un massaggio decontratturante ai muscoli. Più volte l’avrebbe toccata nelle parti intime e sul seno. E a ogni massaggio le attenzioni dell’anziano diventavano sempre più morbose. Il maestro di judo faceva di tutto per restare solo con lei. Aspettava che in palestra non ci fosse nessuno e si appartava nella stanza dei massaggi con lei, sicuro di non essere visto. Nell’ordinanza che dispose l’arresto il gip parlava di sfregamenti, toccamenti nelle parti intime e perfino tentativi di baciarla sulla bocca. Nonostante l’enorme imbarazzo, la ragazza ha taciuto per diversi mesi credendo di aver interpretato male il comportamento del suo insegnante. La situazione precipitò nel gennaio del 2021 quando l’approccio fu più spinto del solito. La ragazza, sconvolta, tornò a casa e, in lacrime, raccontò tutto ai familiari che fecero denuncia in Questura. "Leggeremo le motivazioni della sentenza – ha detto l’avvocato Taiti – e poi presenteremo Appello". L’anziano si trova ancora ai domiciliari.

Laura Natoli