REDAZIONE PRATO

A Migliana case al buio e al freddo. Giorni di disagi per tante famiglie

Black out continui e caldaie inutilizzabili nella zona nord del borgo. Intervento di Enel sul generatore

A Migliana case al buio e al freddo. Giorni di disagi per tante famiglie

Ancora strascichi post alluvione in Val di Bisenzio, dove il ritorno alla normalità sembra molto lontano ad arrivare.

Preoccupano le strade, dove persistono frane, a monte e a valle, e dove con l’acqua che ha intriso le montagne - che esce ancora incontrollata dagli stessi torrenti esondati o tappati nelle sedi di tombatura e continua a riempire fossetti, inondare l’asfalto e scalzare piante - il rischio di nuove criticità è sempre dietro l’angolo.

Anche in località che finora non avevano presentato problemi, come è avvenuto in settimana lungo la Sr 325 fra San Quirico e Sasseta, quando una montagna di fango, piante e detriti è scivolata sulla carreggiata costringendo al blocco della circolazione per alcune ore.

E preoccupa la situazione elettricità, in alcune zone affidata ancora ai generatori. Ne sa qualcosa la parte più a nord di Migliana, dalle Case di Sotto al Masseto, che da sabato è rimasta al buio, con ritorni di luce ad intermittenza, in un’alternanza che ha messo a dura prova apparecchiature elettroniche e gli alimenti nel freezer.

A peggiorare il disagio di tante famiglie, le basse temperature che si sono registrate negli ultimi giorni: chi non ha il camino o la stufa a legna è dovuto restare al freddo e senza acqua calda per una doccia, oltre che al buio, visto che le caldaie senza la corrente non hanno funzionato. La causa, un generatore – arrivato nei primissimi giorni post alluvione - che si è dimostrato troppo piccolo per il numero di utenti allacciati.

"Ieri abbiamo risolto il problema – spiegano da Enel, che in questi giorni ha mandato diverse squadre in zona - . Si trattava di una criticità sul gruppo elettrogeno, non perché era stato calibrato male: all’inizio era sufficiente, poi riprendendo i consumi post alluvione quella potenza non bastava più, quindi è stato sostituito con uno più potente. Abbiamo già chiuso il piano lavoro di ricostruzione degli impianti elettrici interessati dal danno dello scorso 2 novembre, notevole, e che in molti casi sono quindi da ricostruire interamente. E nei prossimi giorni, sia tramite un’impresa che il nostro personale, inizieranno i lavori, dopo i quali verrà tolto il gruppo elettrogeno, che, comunque, per adesso è adeguato all’approvvigionamento".

Claudia Iozzelli