REDAZIONE PRATO

A 50 anni dal delitto dell’Idroscalo. Ugo De Vita racconta il suo Pasolini

Appuntamento il 19 dicembre alle 17 a Palazzo Pretorio. "La prima a Firenze è stata di grande commozione"

Ugo De Vita autore, attore, doppiatore

Ugo De Vita autore, attore, doppiatore

A cinquant’anni dal delitto dell’Idroscalo di Ostia ad opera di ignoti, di cui fu vittima Pier Paolo Pasolini, dopo la prima di Firenze, Ugo De Vita autore, attore, doppiatore illustre nonché docente alla Universita di Padova, propone un omaggio al poeta e cineasta. "Sul mio Pasolini, dirò intanto che non si tratta di uno spettacolo, non ci sono musiche, né scene o costumi, tutto è raccolto nella voce e il logos e questo in quello che da anni è il marchio distintivo del mio impegno civile a teatro". Così De Vita spiega l’evento, che ha destato grande consenso a Palazzo Vecchio, con oltre duecento spettatori e molti applausi.

C’erano produttori cinematografici, maestranze, studenti, insegnanti oltre che pubblico di stranieri ad applaudire questo "ricordo di parole" rivolto ad una voce altissima del nostro Novecento.

"Mi ha sorpreso la risposta di Firenze - riprende De Vita - e sono certo che una città come Prato, al del Museo del Palazzo Pretorio, risponderà con entusiasmo. Debbo ringraziare la sindaca Ilaria Bugetti e il delegato alla Cultura Francesco Fantauzzi, che hanno subito condiviso il progetto e si sono attivati perché Prato potesse ospitare questo evento".

De Vita porta la poesia di Pasolini in Italia e all’estero da decenni, ne parla in conferenze, lezioni, spettacoli ed in eventi come questo del 19 dicembre; tutto ebbe inizio nella stagione di prosa del 1981-1982.

"Fu con Alberto Moravia consulente all’allestimento e Ninetto Davoli accanto a me in scena, ’memoria viva del poeta’, al Teatro Ghione di Roma, poi un centinaio di repliche in appuntamenti diversi, tutti nel nome di Pier Paolo, che avevo conosciuto adolescente con mio zio Corrado, scrittore e giornalista che fu Premio Viareggio nel 1972, e gli era stato amico".

Ugo De Vita, ha doppiato i grandi divi americani ma dopo il diploma alla Accademia d’arte drammatica Silvio D’Amico, si è formato con Dario Fo e Franca Rame. Poi il teatro civile su storie come quelle di Cucchi, Vannini, Ciatti e il teatro di poesia.

"Pier Paolo fu un testimone del suo tempo, straordinario, intellettuale sensibile e coltissimo".

La lectio-spettacolo, oltre a citazioni sparse di versi e prose, proporrà scritture originali ed annotazioni e riflessioni sulla tragica fine del poeta, ricostruzione dell’efferato assassinio un passaggio, che ha commosso gli spettatori fiorentini.

Appuntamento il 19 dicembre alle 17 al Museo Pretorio nella sala eventi. Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti.