"Prato, le 100 Meraviglie [+1], il libro che mancava alla città"

Il sindaco Biffoni ha presentato l'opera, che racconta il territorioi con le foto di Fabio Muzzi e i testi di Piero Ceccatelli

Un  momento della presentazione nel salone consiliare

Un momento della presentazione nel salone consiliare

Prato 14 ottobre 2021 - “Un libro del quale c’era bisogno”. Con queste parole il sindaco Matteo Biffoni ha presentato Prato Le 100 meraviglie [+1]  il volume, edito da Typimedia, che contiene 101 foto della città e della provincia corredate da un breve commento e da una citazione tratta da libri, giornali, film, canzoni: citazioni che si richiamano direttamente al luogo oppure lo evocano. Il libro, frutto della combinazione fra le immagini scattate dal fotografo Fabio Muzzi e i testi di Piero Ceccatelli, giornalista de La Nazione percorre il territorio soffermandosi su monumenti e luoghi da tutti conosciuti e mettendone in risalto dettagli e particolari. Il sindaco ha proseguito spiegando che alla città manca una narrazione “popolare“ di se stessa, che la faccia conoscere non solo a chi è di fuori e non l’ha mai visitata o lo fa per la prima volta - "ma anche agli stessi pratesi“. “Da fuori - ha aggiunto - qualcuno ci rimprovera di tenerla nascosta e non mostrarne abbastanza le bellezze e l’opera è un contributo in quella direzione".

La copertina del libro

Il presidente del Consiglio comunale Gabriele Alberti spiega che Prato  Le 100 meraviglie [+1] ha la capacità di "mostrare il territorio in varie sfaccettature considerando il gran numero di foto, "aggiungendovi una narrazione non tecnica, ma emozionale che crea una storia per ogni luogo. Un buon modo per lasciare un’impressione nella mente del lettore“. Introdotto dal giornalista Daniele Magrini, l’editore Luigi Carletti ha illustrato il format delle 100 Meraviglie, già sperimentato prima di Prato in una ventina di luoghi d’Italia, mentre Paolo Toccafondi, giornalista del Tirreno, ha tratteggiato brevemente la figura professionale di Ceccatelli, precocissimo nel’accostarsi al giornalismo e  ha osservato che la narrazione che Prato fa storicamente di se stessa sia lacunosa e non efficace, auspicando una fiction per risollevare l'immagine della città, analogamente a quanto hanno fatto la Sicilia con Camilleri e recentemente Trieste. L'autore ha quindi spiegato come ha scelto le 101 meraviglie, dosando monumenti noti e la parte contemporanea e vissuta della città nella quale rientrano i Macrolotti abitati da cinesi, il Pecci, il Museo del tessuto, le piste ciclabili. L’attrice Giulia Aiazzi   e Marco Milanesi hanno letto brani dall’opera .