
Casablanca
Prato, 2 novembre 2016 - Torna il grande cinema nel chiostro di San Domenico, Sala Benedetto Bacci. Grazie alla consulenza cinematografica di don Alfonso Fabiani del Centro Culturale Cattolico, la consulenza storica del professor Francesco Venuti e l’introduzione di Andrea Gori, presidente della Società di San Vincenzo de Paoli di Prato, vedremo quattro capolavori.
Si comincia giovedì 3 novembre alle 21 con Mezzogiorno di fuoco, un cult movie del genere western girato nel 1952 da Fred Zinneman, un grande regista di origini austriache, non ricordato come meriterebbe (tra i suoi film «Da qui all’eternità» e «Il giorno dello sciacallo»). E’ il 1898, territorio del Nuovo Messico, cittadina di Hadleyville. Comincia così la storia dello sceriffo interpretato da Gary Cooper. Al suo fianco una splendida Grace Kelly.
La settimana successiva, martedì 10 novembre, sarà la volta di Good morning, Vietnam diretto nel 1987 da Barry Levinson, lo stesso di Rain man. Una delle più belle interpretazioni di Robin Williams che ebbe la nomination all’Oscar, ma fu battuto da Michael Douglas per Wall Street. Strepitoso, divertente, ironico nel ruolo di Adrian Cronauer, il dj che mezzo secolo fa ebbe il compito di risollevare la radio locale dell’esercito americano a Saigon durante la guerra del Vietnam.
Il 17 novembre toccherà a un altro classico, Casablanca diretto nel 1942 da Michael Curtiz. Nel cast, due delle star più famose della storia del cinema: Humphrey Bogart e Ingrid Bergman (nella foto, in un’indimenticabile scena del film). E come non ricordare il famoso brano contenuto nella colonna sonora? "As time goes by".
Ultimo film il 24 novembre, Alien, il primo episodio di una saga cinematografica tra le più amate, e il più bello, diretto nel 1979 da un (quasi) sconosciuto Ridley Scott. Nel cast una giovanissima Sigourney Weaver. Un capolavoro nel genere fantascienza. Quattro film da vedere oppure rivedere, quindi , ad ingresso libero (con una offerta volontaria per la Conferenza di San Vincenzo de Paoli di San Domenico).
Federico Berti